#Liguria: nella prima parte del 2016 l’attività economica è cresciuta
Liguria

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Gli ordini e le vendite delle imprese industriali in Liguria sono aumentati.

Le aspettativein Liguria  sono improntate a un ulteriore miglioramento della domanda, ma anche connotate da un’accentuata variabilità. L’incertezza sulla prevedibile evoluzione del contesto macroeconomico, unita agli elevati margini ancora inutilizzati della capacità produttiva, pesa sull’accumulazione di capitale: nel 2016 gli investimenti fissi delle aziende industriali non dovrebbero discostarsi dai livelli contenuti dell’anno precedente.
L’attività edilizia è rimasta debole, mentre nel mercato immobiliare le compravendite di abitazioni hanno riportato un incremento significativo. Nel terziario è proseguita la crescita degli acquisti da parte delle famiglie di alcune categorie di beni durevoli. Il comparto turistico ha avuto una stagione positiva sia per la componente italiana, sia per quella straniera. Il sistema dei porti liguri ha registrato un calo della movimentazione complessiva di merci e di quella dei container, anche a causa della decelerazione del commercio internazionale.

Il miglioramento del mercato del lavoro si è arrestato. Gli occupati sono saliti solo marginalmente: alla stagnazione dell’occupazione dipendente si è aggiunto il rallentamento di quella autonoma. La partecipazione al mercato del lavoro ha segnato un progresso significativo, con un aumento in particolare di persone in cerca di occupazione senza precedenti esperienze lavorative. Il tasso di disoccupazione ligure, nella media del primo semestre dell’anno, ha così nuovamente superato il 10 per cento.

I prestiti al settore privato non finanziario ligure hanno mostrato segnali di stabilizzazione, grazie soprattutto alla moderata crescita dei finanziamenti alle famiglie consumatrici. Per le imprese, la ripresa dell’attività industriale e in alcuni settori del terziario si è riflessa solo in parte sul mercato creditizio; la domanda di credito da parte del comparto produttivo è rimasta debole, principalmente a causa dell’ancora limitata spesa per investimenti fissi. Dal lato dell’offerta si sono confermati i cauti segnali di allentamento manifestatisi nel 2015. La qualità del credito si è sostanzialmente stabilizzata. I bassi rendimenti riconosciuti su forme alternative di impiego del risparmio hanno favorito la preferenza delle famiglie consumatrici per le attività liquide, con un aumento dei depositi liberi in conto corrente. Il valore, a prezzi di mercato, dei titoli depositati dalle famiglie presso il sistema bancario si è ridotto.

“Il Mercato del prodotto Cessione del V in Liguria” –secondo Alessandro Zazzaro, amministratore di Aessefin -” è straordinariamente attrattivo su tutti i comparti, pubblico, pensionati e privati.

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