Luxottica ancora debole dopo l’avvio dell’indagine UE sulla fusione con Essilor
luxottica

Ancora nessun commento

Poco mosso quest’oggi a Piazza Affari il titolo Luxottica, ieri peggior titolo di giornata sul Ftse Mib dopo che l’antitrust della Commissione europea ha annunciato l’avvio di un’indagine approfondita “per valutare il progetto di concentrazione” con il gruppo francese Essilor.

Le azioni del gruppo di occhialeria, che avevano chiuso la sessione di scambi di ieri con un forte ribasso dell’1,51% proprio in scia alla notizia proveniente da Bruxelles, vengono scambiate al giro di boa delle 13:30 a quota 46,80 euro, in rialzo frazionale dello 0,02% e con circa 280 mila azioni transitate sul mercato fino a questo momento, ancora a una certa distanza dai volumi medi di scambio giornaliero registrati negli ultimi tre mesi e pari a 447 mila pezzi.

L’indagine

Nella nota diramata dal garante Ue, viene espresso in particolare il timore che il matrimonio tra Essilor e Luxottica, leader di mercato rispettivamente nei segmenti delle lenti oftalmiche e delle montature per occhiali, “possa ridurre la concorrenza” nel settore.

Diversi gli aspetti giudicati “problematici” in sede comunitaria. In particolare, viene segnalata la preoccupazione che “la nuova entità possa utilizzare i forti marchi detenuti da Luxottica per convincere gli ottici ad acquistare lenti Essilor, escludendo così dal mercato altri produttori di lenti, tramite pratiche quali la vendita aggregata o vincolata”. La Commissione dovrà inoltre valutare se l’operazione possa condurre effetti dannosi per i consumatori come una limitazione delle scelte d’acquisto o un aumento dei prezzi .

Il termine ultimo per la conclusione dell’esame è il 12 febbraio 2018, anche se le due società hanno ieri sera comunicato la volontà di collaborare con le autorità competenti con l’obiettivo di concludere il merger entro la fine del 2017.

La view di Equita

La decisione dell’Unione europea era “ampiamente attesa” per gli analisti di Equita, che nel reiterare oggi una raccomandazione “buy” sul titolo Luxottica (target price a 54 euro) giustificano l’intervento del garante con “la dimensione e la complessità dell’operazione e le recenti osservazioni del commissario europeo per la concorrenza”.

Per gli esperti della sim milanese, che incorporano nel prezzo obiettivo l’80% di probabilità di chiusura del deal, che aumenterebbe la valutazione del titolo da 46 a 56 euro, non è tra l’altro semplice verificare se la fusione possa comportare un impatto negativo sulla concorrenza, orientando le scelte di acquisto o aumentare i prezzi per i consumatori finali.

“A nostro avviso, la combinazione aumenta il potere negoziale di Luxottica e di Essilor verso gli ottici indipendenti e catene retail”, scrivono gli analisti, aggiungendo che la fusione “riduce il rischio associato ai nuovi progetti lanciati dal gruppo italiano sulle lenti e da Essilor sulle montature, molto più significativi in Nord America e in Cina rispetto all’Europa”.

il giudizio di Akros

Restano ottimisti sull’esito deal anche i colleghi di Kepler Cheuvreux, che nel considerare “altamente probabile” la fusione hanno anch’essi confermato questa mattina un giudizio d’acquisto sul titolo Luxottica (rating “buy”) e un target price a 53 euro.

La casa d’affari francese specifica nella sua nota di avere aggiunto al fair value di 47-47,5 euro, adattato per far fronte al già fissato rapporto di concambio per la fusione con Essilor di 0,461, ulteriori 5,5 euro per azione “per le sinergie legate al deal”

Se però contrariamente alle attese dovessero emergere ostacoli all’operazione, precisa il broker, “le prospettive per Luxottica  si aggraverebbero notevolmente, portando a un downside consistente rispetto alla valutazione attuale.”

Anche Akros dice buy, ma il terzo trimestre sarà debole

Continuano infine a scommettere sul titolo anche gli analisti di Banca Akros, dai quali è arrivato sempre oggi un giudizio d’acquisto sul titolo Luxottica (rating “accumulate”) con annesso target price a 56,69 euro.

Nella sua nota, Akros precisa comunque che il terzo trimestre di Luxottica potrebbe rivelarsi più debole delle attese, in particolare “a causa dell’effetto forex e di alcuni problemi temporanei per il canale di vendita retail viste le chiusure di alcuni negozi a causa degli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

ALTRI ARTICOLI