Mediobanca supera i requisiti di patrimonio richiesti dalla Bce
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Dall’Eurotower è arrivata infatti l’indicazione dei requisiti minimi specifici che la banca di Piazzetta Cuccia è tenuta a rispettare a livello consolidato, ratio che in una nota dell’istituto vengono messi a confronto con quelli emersi dalla semestrale al 31 dicembre. In dettaglio, la Vigilanza di Francoforte indica al 9% il minimo di Cet1 ratio phase-in (ossia il common equity, la classe principale del patrimonio, durante il periodo transitorio degli accordi di Basilea 3) contro un livello dell’11% già acquisito da Mediobanca. L’altro requisito minimo richiesto è l’11% di total capital ratio phase-in che va raffrontato con il 13,9% della semestrale. Quindi i coefficienti effettivi risultano ampiamente capienti rispetto alle richieste di Francoforte. La nota diffusa ieri da Mediobanca, su richiesta della Consob, ricorda anche che il Cet1 cosiddetto «fully-phased», cioè dopo il periodo transitorio, si colloca al 12,7% e che il total capital con lo stesso criterio è al 15,1%.
I conti semestrali di Piazzetta Cuccia sono stati approvati dal board meno di un mese fa con ricavi di gruppo in crescita del 16% a 1,01 miliardi, grazie alle commissioni (260 milioni) e al trading (83 milioni), nonché alla crescita degli impieghi che ha contribuito ai 548 milioni di margine d’interesse. L’utile netto consolidato è in calo a 260 milioni per i minori profitti da cessioni di partecipazioni.

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