Mercato immobiliare, proposte Abi-Ance per rilanciare mutui e domanda

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Firmato ieri tra l’associazione bancaria italiana (Abi) e l’associazione costruttori (Ance) un documento da presentare al governo con una serie di proposte per rilanciare il mercato immobiliare: incentivi fiscali, obbligazioni bancarie e accordi banche-imprese per la ristrutturazione dei debiti.

«Il comparto abitativo – premette il documento – ha subito in questi anni un vero e proprio tracollo, a causa della contemporanea manifestazione di shock senza precedenti: l’effetto combinato della prolungata crisi economica, delle difficoltà nel mercato del credito e dell’inasprimento fiscale sulla casa, dovuto all’IMU».

Tra le proposte più immediate di Abi e Ance c’è proprio l’Imu, imposta su cui l’esecutivo Letta ha annunciato interventi a breve. Abi e Ance sottolineano come l’attuale formulazione dell’Imu favorisca gli immobili di pregio e penalizzi imvece quelli dati in locazione: si chiede allora di lavorare subito all’aggiornamento delle rendite catastali e si prevedano una riduzione “automatica” del prelievo Imu a favore dei soggetti che concedono gli immobili in locazione, con particolare riferimento alle abitazioni locate a canone concordato.
Si propone inoltre di azzerare l’Imu sull’invenduto delle imprese di costruzione («nessun altro settore industriale vede tassato il proprio invenduto»).

Si chiede poi di rendere stabile la detrazione del 55% a favore del risparmio energetico, in scadenza il prossimo 30 giugno, rimodulandone l’intensità in funzione della maggior efficacia dell’intervento nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico dell’edificio ed estendendola agli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici.
Si chiede inoltre di «migliorare l’efficacia della detrazione del 36%-50%, oltreché prorogando l’aumento della detrazione in scadenza il prossimo 30 giugno, anche includendo nel suo ambito applicativo gli interventi di vera e propria “sostituzione edilizia” che, nei fatti, si traducono nella demolizione e ricostruzione dell’esistente con variazione della sagoma e della volumetria (oggi esclusi dall’agevolazione)».

Per favorire la mobilità della popolazione si propone inoltre di ridurre le imposte sui trasferimenti delle unità immobiliari.

Per rilanciare il settore dei mutui casa Abi e Ance si propone il lancio dei covered bond (obbligazioni bancarie garantite): le banche potrebbero cioè impegnarsi ad effettuare nel 2013 un flusso di credito per l’acquisto di abitazioni (di qualità, es. di classe energetica elevata) per 10 miliardi di euro, utilizzando raccolta attraverso la forma dell’emissione di obbligazioni bancarie garantite che possono essere sottoscritte con il supporto importante di investitori istituzionali italiani. Il docuemto chiede anche al Governo di attivare forme di garanzia sui mutui erogati alle famiglie in base alla raccolta dei covered bond, garanzie che dovrebbero essere in particolare sui mutui erogati dalle banche a favore delle fasce più deboli (lavoratori precari, immigrati, ecc…).

Si propone poi di attivare strumenti di “Risparmio casa”, cioè «uno strumento di finanziamento già ampiamente diffuso in altri Paesi europei, come la Germania. Il “risparmio casa” si sostanzia in un piano di risparmio ad accumulo – per il quale sono previste specifiche agevolazioni fiscali – che favorisce, dopo un certo numero di anni, la possibilità di ottenere un mutuo per l’acquisto della casa».

Proposto infine (ma non sembra un accordo dettagliato) un “piano per la ristrutturazione del debito delle imprese di costruzione”.

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