Nel terzo trimestre la banca senese ha contabilizzato una una perdita di 109 milioni di euro, in conseguenza principalmente della chiusura dell’operazione “Alexandria” per circa 88 milioni di euro. Nei primi nove mesi del 2015 il risultato operativo netto è stato negativo per 0,5 milioni di euro, mentre il margine di intermediazione primario è salito dell’8,9%, passando da 2,85 miliardi a 3,1 miliardi di euro.
A fine settembre gli impieghi alla clientela ammontavano a circa 113 miliardi di euro, in calo del 6% rispetto ai 120 miliardi di inizio anno; il Common Equity Tier 1 era pari all’11,7%, mentre il patrimonio netto era cresciuto a 9,9 miliardi di euro. Alla stessa data i crediti deteriorati erano pari a circa a 24,4 miliardi di euro, in aumento del 5,4% rispetto al dato di inizio 2015. Al 30 settembre, infine, in relazione ai grandi rischi l’istituto non presentava situazioni di superamento dei limiti regolamentari (25% dei fondi propri).Non si parla ancora di un ritorno alla distribuzione dei dividendi: l’a.d. Fabrizio Viola ha fatto sapere che si potrà affrontare la questione solo dopo aver risolto il problema dei crediti deteriorati.