Mutui, Abi e consumatori: con Fondo solidarietà 2.200 sospensioni in un mese, ora rifinanziarlo

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In circa 1 mese e mezzo di operatività effettiva, il “Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa” ha consentito a 2.200 famiglie di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui in caso di perdita del posto lavoro, decesso o grave infortunio del mutuatario. Si tratta dell’iniziativa di recente avvio che rappresenta la misura pubblica di raccordo con la moratoria dell’Abi concordata con le Associazioni dei consumatori, portata avanti dal 2010. Tuttavia le dotazioni residue del Fondo (circa 10 milioni di euro) si stima potrebbero esaurirsi entro la fine dell’anno. È quanto emerge, in particolare, dalla riunione del Tavolo tecnico di attuazione costituito dalle parti firmatarie dell’Accordo “Piano famiglie” del 2 luglio 2010: Anci, Conferenza Episcopale Italiana, Conferenza Stato Regioni, Dipartimento della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze e 13 Associazioni dei Consumatori. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato il Sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, e l’On.le Federica Rossi Gasparrini, l’ideatrice nel 2007 della prima versione del “Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa”, sono stati presentati i risultati delle misure avviate con i partecipanti al Tavolo che hanno riguardato complessivamente circa 140.000 famiglie.

Nel suo intervento il Sottosegretario Baretta, nel dare riconoscimento al lavoro svolto dai diversi soggetti coinvolti nel tavolo ha dichiarato che: ”Il Fondo di solidarietà rappresenta di fatto una modalità innovativa di ammortizzatore sociale, nei confronti del quale il Governo non può che confermare la massima attenzione”; e ha sottolineato “l’utilità di questi tavoli di confronto che permettono di individuare i problemi ma anche di proporre soluzioni compatibili con i vincoli di finanza pubblica”. In questo senso, il Direttore Generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha ricordato che “solo attraverso la collaborazione e l’impegno congiunto di Abi, Associazioni dei Consumatori e Istituzioni pubbliche è stato fin qui possibile individuare le misure più idonee a sostegno delle famiglie nell’accesso al credito e nella sostenibilità delle rate”. Così come è stata fondamentale la collaborazione tra l’Abi e le 13 Associazioni dei Consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Asso-consum, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori), per il buon esito dell’iniziativa, denominata “Percorso famiglia”, che prevede un insieme di misure differenziate in virtù delle fasi evolutive della famiglia, tutte finalizzate a favorire l’accesso al credito e il sostegno al pagamento delle rate in caso di difficoltà. Dal luglio 2012, quando è stato siglato l’Accordo, l’impegno delle parti ha consentito di promuovere presso i Ministeri competenti quelle proposte di semplificazione delle misure di intervento pubblico per agevolare l’accesso al credito che oggi sono rappresentate dal “Fondo per la casa”, dal “Fondo per gli studenti” e dal Fondo “Nuovi Nati”.

Allo studio anche lo sviluppo di strumenti per le persone over-65 anni, con la proposta di attuare in Italia il “Prestito ipotecario vitalizio”, uno strumento che consente di ottenere un finanziamento ipotecario mantenendo proprietà e possesso dell’immobile posto a garanzia. Tra gli strumenti esistenti, proprio il Fondo “Nuovi Nati”, costituito in accordo con il Dipartimento della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri rappresenta, ad oggi, la misura di maggior successo: con una dotazione di 25 milioni di euro sono stati erogati circa 34.000 finanziamenti a genitori di bimbi nati o adottati a partire dal 2009 per un controvalore di 166 milioni di euro. Sono stati anche forniti i dati dell’iniziativa di sospensione delle rate dei mutui, concordata tra Abi e 13 Associazioni dei consumatori, che si è concluso lo scorso 31 marzo 2013 – sostituita dal Fondo di solidarietà – e che ha riguardato circa 100.000 famiglie, per un controvalore di mutui, in termini di debito residuo pari a 10,9 miliardi di euro, con un beneficio, in media, di 7.000 euro per famiglia.

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