Nasce un nuovo polo aggregante nel mondo del credito toscano
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Il progetto di fusione per incorporazione in ChiantiBanca di Banca di Pistoia BCC è stato infatti approvato dai due Consigli di Amministrazione. L’operazione, che deve ancora ricevere l’autorizzazione da parte della Banca d’Italia e il via libero definitivo da parte delle assemblee dei soci, si basa su un progetto industriale ad elevata valenza strategica grazie alla complementarietà delle banche coinvolte.

 

La nuova ChiantiBanca risultante dalla fusione sarà in assoluto tra le maggiori realtà in ambito regionale e tra le prime cinque banche di credito cooperativo a livello nazionale. Potrà infatti contare – ricorda una nota – su una dotazione patrimoniale di oltre 270 milioni di euro ed opererà in 6 province toscane, (Siena, Firenze, Arezzo, Pistoia, Prato e Pisa) con una rete di oltre 40 filiali distribuita in 23 comuni. Con una base di 85 mila clienti e oltre 20 mila soci, la banca dovrebbe arrivare a un raccolta complessiva di circa 3 miliardi di euro, con impieghi alla clientela ad oltre 2,2 miliardi di euro.

 

Il Piano Industriale di fusione prevede, tra l’altro, investimenti in tecnologia (atm evoluti, web-app, nuovo internet banking, ecc), ammodernamento delle filiali per oltre 8 milioni di euro nel periodo 2016 – 2018 e, per i soci, un pacchetto di vantaggi concreti ed esclusivi cui si affianca ChiantiMutua, una realtà già solida (con oltre 7000 soci e 400 strutture convenzionate) che offre accesso agevolato ai servizi socio-sanitari.

 

“Operare in un’area geografica più estesa ed al contempo essere più radicati – spiega una nota di ChiantiBanca – è il presupposto per diversificare i rischi, agire efficacemente sul territorio, perseguire la missione mutualistica e localistica tipica di una vera BCC nell’attuale contesto caratterizzato da una crescente globalizzazione. Allargare i propri confini significa infatti conseguire la solidità necessaria ad operare nel credito, offrendo sostegno alle famiglie, alle imprese, alle associazioni del territorio”. Muovendosi in tale direzione, conclude la nota, la “nuova” ChiantiBanca sarà in grado di investire nello sviluppo delle economie locali dei territori di riferimento con maggior forza.

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