Nuova alleanza strategica nel settore aeronautico tra Airbus e Bombardier
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Airbus e Bombardier hanno annunciato una partnership avente ad oggetto la C Series, programma per velivoli da 110/130 posti, avviato dal costruttore canadese nel 2008 e composto da due versioni, la CS100 e la CS300. Secondo quanto annunciato dai due costruttori, Airbus – che si è già detta disponibile ad assemblare parte dei velivoli sul suo sito di Mobile (Alabama), lo stesso dove vengono assemblati gli A320 – si occuperà della vendita, della commercializzazione e del supporto al cliente, attraverso CSALP (C Series Aircraft Limited Partnership), l’entità, attualmente al 62% in mano a Bombardier e al 38% a Investissement Québec (IQ), che costruirà e venderà la C Series. In particolare, il costruttore europeo acquisirà il 50,1% delle quote, mentre a Bombardier e ad IQ andranno rispettivamente il 31% ed il 19%. Il quartier generale di CSALP rimarrà in Québec, così come la linea di assemblaggio finale principale.

“Si tratta di una vittoria per entrambi. La C Series si adatta perfettamente alla nostra famiglia di aerei a corridoio singolo ed andrà ad estendere il nostro portafoglio prodotti in un settore a grande espansione”. Ha dichiarato Tom Enders, chief executive officer di Airbus Group. “Non ho dubbi – ha aggiunto – che la partnership con Bombardier (già esplorata nel 2015, ma subito  abbandonata perché non si erano verificate le condizioni, ndr) spingerà sulle vendite e sul valore della C Series”. Questa partnership con Bombardier, ha spiegato il numero uno di Airbus, assicurerà attività industriali alla C Series non solo in Canada, Regno Unito e Cina, ma anche in Usa.

“Siamo felici di avere Airbus nel programma”. Ha detto Alain Bellemare, presidente e ceo di Bombardier. “Airbus è un partner perfetto per noi, per il Québec e per il Canada”. “La loro presenza mondiale, le forti relazioni con i clienti e l’indiscutibile esperienza operativa, saranno elementi chiave per il successo di questo programma”. “L’arrivo di Airbus come partner strategico – ha aggiunto Dominique Anglade, vice primo ministro e ministro dell’economia del Québec – darà sostenibilità alla C Series e consoliderà l’intero cluster aerospaziale dello Stato”. “Nel contesto attuale – ha aggiunto il ministro – questa è la soluzione migliore per il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro in un settore altamente strategico per la nostra economia”.

Intanto, a seguito di questo annuncio, arrivato dopo gli attacchi fatti dalla Boeing (il 737 è un prodotto concorrente) a Bombardier per un accordo con Delta Airlines riguardo l’acquisizione “a prezzi bassissimi” di 75 aerei della serie, il titolo del costruttore europeo (duramente colpito dalle molte accuse di corruzione giunte negli ultimi mesi) guadagna il 2,8%, riportandosi a 79,23 euro. Le accuse della Boeing avevano subito scatenato la reazione dell’amministrazione americana, che aveva imposto dazi del 300% sugli aerei provenienti dal Canada. Boeing, che per alcuni analisti potrebbe ora anche effettuare una mossa analoga, assieme al costruttore brasiliano Embraer, ha definito la partnership  “un accordo discutibile tra due concorrenti in gran parte dipendenti dai sussidi statali”. L’accusa prende le mosse dai diversi investimenti annunciati dal governo del Québec sulla C Series, a seguito delle numerose difficoltà incontrate dalla nuova famiglia di velivoli regionali, che avevano causato al costruttore canadese perdite per svariati miliardi di dollari e numerosi ritardi.

L’accordo tra Airbus e Bombardier, che potrebbe ricevere via libera dalle autorità competenti nella seconda metà del 2018, riguarda da vicino anche l’Italia, che partecipa alla C Series tramite diverse aziende. In particolare, la divisione aerostrutture di Leonardo fornisce gli impennaggi verticali e orizzontali, mentre Avio Aero la gearbox dei motori. Assieme a queste, Magnaghi Aeronautica, che si occupa delle superfici mobili di controllo e dei pannelli dei vani carrello e l’azienda campana Dema, per le parti composite della cabina di pilotaggio. Nel 2016 Bombardier, che a fine 2015 aveva accumulato ordini fermi per circa 200 esemplari della famiglia, ha siglato con Air Canada, cliente di lancio del velivolo sul mercato nordamericano (su quello europeo è Swiss), una lettera d’intenti (LOI) per 45 velivoli C Series in versione 300, con opzioni per altri 30 CS300 e diritti per la conversione in CS100, valutata circa 3,8 miliardi di dollari.

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