OAM: nessun aumento delle quote d’iscrizione 2015

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L’OAM, Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, a margine del Comitato di Gestione svoltosi lo scorso 20 novembre annuncia che il contributo annuale d’iscrizione per le diverse tipologie di soggetti in Elenco e loro collaboratori non subirà variazioni per l’anno 2015.

Tale decisione rappresenta un fatto significativo tenendo conto che l’OAM è il primo organismo ad operare e vigilare nell’interesse pubblico senza contare, per la propria attività, sul denaro dei contribuenti. Gli introiti dell’OAM, infatti, si basano esclusivamente sui versamenti delle persone fisiche e giuridiche iscritte agli Elenchi.

L’Organismo è operativo da poco più di due anni e in questo periodo ha lavorato molto per dare piena attuazione alla riforma del settore e per innalzare il livello di qualità della professione e dei suoi operatori, che al 30 ottobre corrispondono a 9.487 iscritti così suddivisi:

20141030_OAM_Elenchi

A questi vanno aggiunti 10.520 collaboratori di agenti persone giuridiche e società di mediazione.

Nel corso dei primi dieci mesi del 2014 l’Ufficio Elenchi dell’OAM ha concluso quasi 8.400 procedimenti, suddivisi tra iscrizioni, cancellazioni, variazioni e integrazioni dati. Una media che supera nettamente le 800 lavorazioni mensili, a dimostrazione che gli Elenchi non solo crescono nei numeri assoluti, ma le variazioni e i turnover al suo interno li rendono “vivi”.

Il Direttore Generale dell’OAM, Federico Luchetti, esprime la sua soddisfazione: “Il consolidamento della struttura dell’Organismo e l’estensione dei suoi poteri di Vigilanza in materia di Trasparenza hanno comportato investimenti significativi in persone, sistemi informatici, logistica. Per questo siamo particolarmente soddisfatti di essere riusciti, nonostante tale impegno finanziario, a mantenere invariate le quote”.

“Gli obiettivi del 2015”, continua il Dott. Luchetti “sono l’ulteriore consolidamento del lavoro svolto sin qui per garantire maggior qualità alla professione e il contrasto al fenomeno dell’abusivismo nell’intermediazione del credito, con il contributo di tutti gli operatori del settore”.

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