Oggi l’interrogatorio dell’ex ad Marchionni

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Comincia oggi al Tribunale di Torino il terzo ciclo di interrogatori, all’indomani dell’uscita di scena, con il patteggiamento e una condanna a due anni e otto mesi, di Giulia Ligresti, una dei tre figli di Salvatore Ligresti al centro dell’inchiesta avviata un anno fa e coordinata dai pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio.

Dalle dichiarazioni rilasciate ai pm durante gli interrogatori non sarebbe emersa alcuna accusa nei confronti dei vertici della compagnia assicurativa, in linea con il fatto che Giulia Ligresti non avesse un ruolo operativo in qualità di presidente ed ad della Premafin e di vice Presidente di Fondiaria-Sai. Ma dalle sue dichiarazioni sarebbe apparso chiaro il clima generale e le forti aspettative da parte del mercato e da parte delle altre società del Gruppo sulla bontà dei bilanci di Fondiaria Sai. Una “pressione”, affinché i risultati fossero buoni, in un periodo, tra il 2009 e il 2010, come ricostruito dagli inquirenti, in cui emergevano con forza le criticità di bilancio a la difficoltà di assegnazione dei dividendi.

In questo contesto, la società cerca un partner nei francesi di Groupama, operazione poi bloccata dalla stroncatura della Consob, a inizio 2011, fino ad arrivare alla necessità di un aumento di capitale, inferiore però, secondo la visione della procura, al reale fabbisogno della società, e dunque in danno a mercato e consumatori. Il tutto finalizzato, come emerge dall’inchiesta torinese, a mantenere il controllo delle società, tanto Fondiaria quanto Milano Assicurazioni, nelle mani del Ligresti.

Oggi sarà la volta di Fausto Marchionni, amministratore delegato e direttore generale di Fondiaria-Sai fino al 27 gennaio 2011, mentre nei prossimi i magistrati sentiranno ancora una volta i due personaggi chiave dell’inchiesta, Emanuele Erbetta, amministratore delegato di Fondiaria-Sai e di Milano Assicurazioni fino al 30 ottobre 2012, e Jonella Ligresti, entrambi ancora in carcere dal 17 luglio scorso, giorno della esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Salvadori.

A fine settembre sarà interrogato Paolo Ligresti, in Svizzera, mentre l’interrogatorio di Salvatore Ligresti, ai domiciliari nella sua casa di Milano, dovrebbe svolgersi nel capoluogo lombardo ma non nei pressi dell’abitazione del patron di Fondiaria.

Per il 24 settembre invece è attesa l’udienza del Tribunale del riesame sui sequestri stabiliti nel mese di agosto, per oltre 250 milioni. Il patteggiamento di Giulia Ligresti ha portato alla confisca del 30% delle quote della società Pegasus, a cui fanno capo gli immobili dove vivono i componenti della famiglia Ligresti, in capo a Giulia Ligresti, oltre al 30% degli immobili di proprietà di questa società, beni per un valore complessivo stimato pari a circa 35 milioni di euro. Nessuna confisca invece per gli hotel in capo dalla catena Atahotel, messi sotto sequestro dalla Procura di Torino.

Inutili i tentativi degli inquirenti di confiscare anche una polizza assicurativa intestata a Giulia Ligresti e risultata incassata da un paio di anni. Il patrimonio direttamente riconducibile alla famiglia sembra al momento limitato a quanto inserito nell’ordinanza di sequestro dell’agosto scorso.

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