Opec+ raccomanda maxi taglio di produzione da 2 milioni di barili di petrolio
Dopo il rialzo delle ultime giornate, innescato dall'allentamento delle pressioni sui rendimenti dei titoli di Stato, le Borse europee virano decisamente in rosso.
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Dopo il rialzo delle ultime giornate, innescato dall’allentamento delle pressioni sui rendimenti dei titoli di Stato, le Borse europee virano decisamente in rosso. Si affievolisce così la speranza che le Banche centrali allentino la presa sui tassi a causa di un eccessivo rallentamento dell’economia, ammorbidendo una strategia m

onetaria fin qui molto aggressiva. Un auspicio che, almeno nelle precedenti sedute, aveva innescato la rimonta di bond e azionario, che però ha avuto vita breve.

In questo clima, si muove in territorio negativo l’indice milanese FTSE MIB -2,08% , in particolare dopo che Moody’s ha fornito un aggiornamento sulla valutazione del credito sovrano italiano, evidenziando come eventuali deviazioni dal Pnrr, la mancata attuazione delle riforme e significativo indebolimento delle prospettive di crescita potrebbero pesare sul rating. Piazza Affari è la peggiore assieme a Madrid (IBEX 35 -1,96% ) ma perdono quota, seppur in modo meno accentuato, anche le Borse di Francoforte (DAX 40 -1,39% ), Londra (FTSE 100 -0,83% ) e Parigi (CAC 40 -1,15% ). Negativi anche gli indici a Wall Street, dopo alcuni dati macro che allontanano le ipotesi di un ammorbidimento delle politiche monetarie Fed.

Occhi puntati sul mercato del lavoro Usa

Cruciali ora saranno i dati sull’occupazione Usa. In attesa di quelli di venerdì, fondamentali per orientare le decisioni della Fed, sono arrivati i numeri sull’occupazione nel settore privato statunitense, aumentata in settembre molto più delle attese. Lo scorso mese sono stati creati 208.000 posti di lavoro rispetto ad agosto, mentre le previsioni erano per la creazione di 200.000 posti di lavoro.

Appena migliore delle attese anche il dato sull’attività nel settore servizi statunitense, che pure resta in contrazione a settembre. La lettura dell’indice servizi Pmi, redatto da Markit, è salita dai 43,7 di agosto a 49,3 punti di settembre; le attese erano per un dato a 49,2 punti. 

Intanto, si intensificano le tensioni tra Mosca e Kiev – con la Russia che, secondo il Times, starebbe preparando un test nucleare al confine con l’Ucraina – e sale la temperatura nel Pacifico con i test missilistici di Stati Uniti e Corea del Sud in risposta al lancio di un missile intercontinentale nordcoreano a raggio intermedio sopra il Giappone, mentre sul fronte energetico Gazprom ha deciso di riprendere le forniture all’Italia e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha detto che Bruxelles «è pronta a discutere un tetto per il prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità».

A Piazza Affari balzo Saipem, giù auto e banche

A Piazza Affari, in un Ftse Mib quasi tutto in rosso si salva Banca Generali +2,67%  al centro delle indiscrezioni per una possibile acquisizione da parte di Mediobanca -0,92% . Dopo una prima parte di seduta in rialzo, vira in rosso Nexi -2,67% , così come perde quota Stmicroelectronics +0,87%  che ha deciso di investire 730 milioni in Italia per nuovo impianto per supportare la domanda crescente di dispositivi per applicazioni automotive e industriali. Vendite sui petroliferi, con in testa Tenaris -0,10% , ma nel comparto oil fa eccezione Saipem +8,43% , a metà seduta il titolo migliore del listino principale, mentre gli occhi del mercato restano fissi sulla riunione dell’Opec+ che, secondo le indiscrezioni, potrebbe decidere un taglio della produzione fino a 2 milioni di barili al giorno. Debole il settore auto, tra i più penalizzati in questa fase, con Pirelli & C -4,22%  e Stellantis -3,41%  che registrano alcune tra le performance peggiori assieme a Hera -4,10%  ed Enel -3,52%  e Banco Bpm -3,16% . Limita i danni Atlantia -0,26%  dopo il via libera anche da parte del cda della società all’opa di Edizione-Blackstone che partirà il 10 ottobre ed è finalizzata al delisting della società.

Eurozona, indice Pmi servizi al minimo da 20 mesi

A settembre l’indice Pmi servizi dell’Eurozona è sceso a 48,8 punti dai 49,8 di agosto scorso. Si tratta del minimo da 20 mesi. L’indice composito, media tra i servizi e la manifattura, è sceso da 48,9 punti di agosto ai 48,1 di settembre. È il minimo da 19 mesi. Risultato sotto quota 50 indica contrazione. Commentando i dati finali, Chris Williamson, capo economista aziendale presso S&P Global Market Intelligence ha detto: «Qualsiasi speranza che l’Eurozona eviti la recessione è ulteriormente diminuita dal calo sempre più accentuato dell’attività imprenditorialesegnalato dagli indici Pmi».

Spread risale in area 237 punti, rendimento al 4,3%

In rialzo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco, infatti, verso metà seduta è indicato a 237 punti base, cinque punti in più rispetto ai 232 punti base della chiusura del 4 ottobre. Risale anche il rendimento del BTp decennale benchmark che si muove sopra il 4,3% dal 4,20% dell’ultimo riferimento.

Opec+ raccomanda maxi taglio produzione da 2 mln barili

In avvio dei lavori della riunione odierna dell’Opec+, il Joint Ministerial Monitoring Committee ha raccomandato un taglio della produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno. E’ quanto riporta l’agenzia Bloomberg dopo che già nel corso delle ultime ore si era parlato di un taglio cospicuo dell’output per sostenere i prezzi del greggio. La decisione finale passa ora alla riunione dei ministri che si sono riuniti oggi per la prima volta da due anni in presenza a Vienna.

In leggero i rialzo intanto i prezzi del greggio. Sul fronte energetico, sono in rialzo i prezzi del gas naturale: dopo un avvio in progresso dell’1,8%, i contratti novembre avanzano ad Amsterdam in area 165 euro.

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