Sono 27.151 le Pmi italiane che hanno sospeso le rate dei propri finanziamenti, tra ottobre 2013 e giugno 2014, attraverso l’Accordo per il credito 2013. Le operazioni effettuate hanno un controvalore complessivo di debito residuo pari a 9,7 miliardi di euro e una maggior liquidita’ a disposizione delle imprese stesse di 1,2 miliardi. Lo rende noto l’Abi a seguito dell’ultimo monitoraggio disponibile, ricordando che ”il quadro economico generale e le condizioni del nostro tessuto produttivo necessitano di una fase di continuita’ delle iniziative straordinarie a sostegno delle Pmi per agevolare l’avvio della ripresa”. L’analisi relativa alla distribuzione delle domande accolte per attivita’ economica dell’impresa richiedente evidenzia che: il 27,2% delle domande e’ riferito ad imprese del settore ”commercio e alberghiero”; il 18,6% ad imprese del settore ”edilizia e opere pubbliche”; il 16,1% riguarda il settore ”industria”; il 7,4% e’ relativo al settore ”artigianato”; il 5,6% e’ riferito ad imprese del settore ”agricoltura”; il restante 25,1% agli ”altri servizi”. L’Accordo, recentemente prorogato al 31 dicembre 2014, e’ stato realizzato da Abi e Alleanza Cooperative Italiane (che riunisce Agci, Confcooperative, Legacoop), Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Rete Imprese Italia (che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), per operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti, ed operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attivita’.
Nell’ambito del G7 il nostro governo non ha mancato di promuovere il biocombustibile
L’Italia ha organizzato un evento apposito per lanciare una comunicazione volta ad assicurare un futuro ai biocombustibili nel trasporto su strada.