Poste Italiane chiude l’ultimo esercizio della gestione di Matteo Del Fante
Risultati in crescita per Poste Italiane nonostante il contesto economico complesso.
poste-italiane.jpeg

Ancora nessun commento

Risultati in crescita per Poste Italiane nonostante il contesto economico complesso. I numeri approvati dal cda evidenziano ricavi in crescita in tutti i segmenti di business, ad eccezione del settore corrispondenza e pacchi che risente di una crescita meno veloce degli anni passati, appunto dell’e-commerce. I ricavi totali sono in aumento del 6 per cento, a quota 11,9 miliardi, rispetto a fine 2021. Il risultato operativo è pari a 2,29 miliardi, in aumento del 24,1% rispetto al livello dell’anno precedente (1,8 miliardi), ma pari a più del doppio del livello del 2017 e maggiore della guidance del piano strategico che prevedevano un ebit di 2 miliardi a fine anno. 
L’utile netto si attesta a 1,51 miliardi, in calo del 4,3% su base annua rispetto al 2021, ma pari al doppio del livello del 2017 che si attestava a 0,7 miliardi

Cedola in aumento del 10 per cento rispetto al 2021

Il dividendo complessivo deliberato relativo all’esercizio 2022, pari a 0,650 euro per azione, in aumento del 10% rispetto al dividendo di 0,590 euro per azione relativo all’esercizio 2021. Nella nota diffusa ieri si spiega che il “solido contributo nel 2022 di tutte le linee di business ai ricavi di pagamenti e mobile, in forte crescita del 30,0% su base annua a 1,1 miliardi, più che raddoppiati rispetto al 2017. Mentre la nuova offerta energia è ora attiva e sta riscontrando il favore dei clienti”

L’ad Del Fante: aumentiamo target e dividendo per il 2023

“Poste Italiane ha registrato risultati solidi con un risultato operativo del 2022 a livelli record, più che raddoppiato rispetto al 2017. Tutti i settori hanno contribuito al trend di crescita della redditività operativa sottostante, confermando ancora una volta solide basi per la crescita futura. Negli ultimi 5 anni abbiamo affrontato diverse sfide, come quelle rappresentate dalla pandemia da Covid-19 e da un contesto macroeconomico turbolento – ha detto l’ad Matteo Del Fante -. Questi fattori hanno avuto un impatto significativo sia sull’economia che sui nostri clienti. In risposta, l’approccio anti-fragile di Poste Italiane ha consentito di mantenere efficacemente tutti gli impegni nei confronti degli stakeholder. È con questo spirito che abbiamo effettuato un’approfondita valutazione per rendere il 2022 un punto di riferimento ben visibile da cui partire per il nuovo piano strategico che presenteremo nel corso dell’anno. Guardando in avanti al 2023, ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all’effetto dell’inflazione sui costi. Riteniamo che i nostri obiettivi siano raggiungibili in diverse condizioni di mercato e che siano supportati dai forti progressi commerciali registrati fino ad oggi. Sulla base della nostra sovraperformance, stiamo aumentando il dividendo per il 2022 ed il target per il 2023, rispetto ai nostri obiettivi originari, proponendo un dividendo per azione pari a 65 centesimi di euro sui risultati del 2022, con un aumento del 10% rispetto al livello dello scorso anno, e fissando un obiettivo di dividendo per azione pari a 71 centesimi di euro sui risultati del 2023, con un aumento del 9% su base annua.” “Abbiamo anche lanciato un business di gas e energia e in 4 mesi abbiamo gia ottenuto oltre 150mila contratti, facilmente supereremo i 300mila contratti nel 2023” ha aggiunto Del Fante.

In rialzo i target del 2023

A proposito dei nuovi obiettivi prospettati, per il 2023 sul risultato operativo è previsto pari a 2,5 miliardi, a partire da un EBIT “baseline” del 2022 di € 2,36 miliardi, con il contributo di tutti i settori di business che più che compensa gli effetti negativi generati dall’inflazione sui costi e dai costi di avviamento del business di Poste Energia. L’ utile netto è previsto a 1,7 miliardi rispetto al livello dell’esercizio 2022 di 1,51 miliardi. L’obiettivo di dividendo per azione per il 2023 è rivisto al rialzo a 0,71 euro (+9% su base annua), grazie a una maggiore visibilità del capitale e alla generazione di flussi di cassa da parte di tutti i settori di business.

Pacchi in lieve calo, tengono i servizi finanziari e corrono gli assicurativi

Entrando nel dettaglio delle varie linee di business, i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione sono in calo dell’1,2 per cento a 3,7 miliardi miliardi nell’esercizio 2022, sostanzialmente stabili (con una variazione del più 0,5%) rispetto al livello del 2017, con il declino storico della corrispondenza compensato con successo dalla crescita del segmento b2c dei pacchi. I ricavi totali dei servizi finanziari sono pari a 5,8 miliardi nell’esercizio 2022, in crescita del 3,9% su base annua rispetto al 2021 e in aumento del 2,0% rispetto a 5,6 miliardi del 2017 “grazie a un solido incremento del margine di interesse su base ricorrente, che ha beneficiato del contesto favorevole dei tassi d’interesse, accompagnato da una minore rilevanza della gestione proattiva del portafoglio” si spiega. Il margine di interesse è in crescita da 1,5 miliardi miliardi del 2021 a 1,9 miliardi nel 2022, in aumento del 28,6% su base, principalmente per effetto della dinamica dei tassi di interesse. Sull’andamento del settore, però, pesano le commissioni da distribuzione del risparmio postale, diminuite nel 2022 dell’8,7% su base annua al livello “floor” di € 1,6 miliardi (-9,3% anno su anno a € 400 milioni nel quarto trimestre del 2022), per effetto di maggiori deflussi netti. Anche le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari dell’anno sono stazionari a € 213 milioni, in calo del 3,7% su base annua (-15,9% anno su anno a € 27 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente influenzate dal più alto costo di finanziamento dei partner. In calo anche i ricavi da servizi di incasso e pagamento (bollettini) e quelle sul risparmio gestito. Le attività finanziarie investite hanno raggiunto 562 miliardi a fine anno (in calo di € 24 miliardi rispetto a dicembre 2021), influenzate da un effetto negativo del valore di mercato degli attivi pari a 23,6 miliardi. I prodotti di risparmio e investimento hanno registrato flussi netti positivi per 7,1 miliardi. l Risultato operativo del comparto nel 2022 risulta in aumento del 18,9% su base annua a 887 milioni (+16,7% anno su anno a 239 milioni nel quarto trimestre del 2022). I ricavi dei servizi assicurativi sono pari a 2,2 miliardi di euro nell’esercizio 2022, in crescita del 15,7% su base annua rispetto al 2021), in forte aumento rispetto a 1,5 miliardi del 2017 Bene anche i ricavi del segmento Pagamenti e Mobile, che hanno continuato a crescere, anno su anno, di un solido 30% a 1,1 miliardi di euro nel 2021, con LIS (acquisita lo scorso anno) che ha generato nell’anno ricavi incrementali pari a € 93 milioni confermando il ruolo svolto da PostePay come leader nel mercato in rapida crescita ed evoluzione dei pagamenti digitali in Italia.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI