Prestiti e banche: l’81% va al 10% della clientela

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Tanto a pochi. Secondo la Cgia di Mestre, infatti, l’81 per cento dei prestiti bancari va a solo il 10% della clientela. Parliamo di 1.335 miliardi di finanziamenti, dati soltanto ai clienti migliori. “Il restante 19% – segnala ancora la Cgia – è distribuito alle famiglie, alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi che, di fatto, costituiscono la quasi totalità, vale a dire circa il 90% dei clienti dei nostri istituti di credito”. 

Il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, ha commentato: “Al di là della difficoltà legate alla crisi, il nostro sistema creditizio presenta nodi strutturali che vanno assolutamente affrontati”. E ancora: “E’ chiaro a tutti che questo 10% di maggiori affidati non è costituito da piccoli imprenditori, da famiglie o da titolari di partita Iva. Ma quasi esclusivamente da grandi gruppi industriali”.

Chiosa Bortolussi: “Nei rapporti tra banche e imprese, tutto è clamorosamente rovesciato. Chi riceve la quasi totalità dei prestiti presenta livelli di affidabilità bassissimi, mentre chi dimostra di essere un buon pagatore ottiene il denaro con il contagocce”.

Torniamo ai numeri. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, “il primo 10% degli affidatari riceve l’80,9% del totale dei prestiti erogati dalle banche. Prestiti, fanno notare dalla Cgia, che tecnicamente sono definiti come finanziamenti per cassa. Una tipologia di finanziamento che copre quasi il 70% del totale dei finanziamenti erogati dal sistema bancario italiano”. 

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