Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020
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Apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per i tipi d’intervento 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati seminaturali, pascoli e prati-pascoli e 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana del PSR 2014-2020.

Il tipo d’intervento 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati-seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane, è finalizzato al mantenimento di tali superfici con finalità produttiva, ambientale e paesaggistica.

Il tipo d’intervento 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana prevede l’erogazione di un’indennità intesa a compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola nella zone montane. Obiettivo generale è quello di favorire il mantenimento dell’attività agricola e di preservare l’ambiente, promuovendo pratiche agricole estensive ed ecocompatibili nelle zone montane. Scadenza: 16/05/2016.

Veneto, PSR Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.

 

La Giunta regionale del Veneto con deliberazione n. 465 del 19/04/2016 ha aperto i termini di presentazione delle domande di aiuto per i tipi d’intervento 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati seminaturali, pascoli e prati-pascoli e 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020.

MISURA 10 – 

PAGAMENTI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI

  • Intervento 10.1.4 – Gestione sostenibile di prati, prati seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane [pdf 700 Kb]
  • Scadenza: 16/05/2016
  • Importo a bando euro: 2.000.000,00

INTERVENTO

L’intervento promuove la gestione sostenibile delle superfici investite da prati stabili, prati-pascoli, pascoli in zone montane, con finalità produttiva, ambientale e paesaggistica.

Tali aree, infatti, subendo spesso fenomeni di sotto utilizzazione o eccessivo sfruttamento possono essere soggette a perdita di valore naturalistico riguardo alle specie vegetali presenti o a fenomeni di degrado.

L’azzeramento degli input di origine chimica riveste un ruolo essenziale per la salvaguardia di tutte le forme di biodiversità ed il miglioramento della qualità dei corpi idrici.

OBIETTIVI

La sottomisura 10.1 – Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali contribuisce al perseguimento degli obiettivi previsti dalla Priorità 4-Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura e dalle relative Focus area del FEASR:

  • 4a) salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa;
  • 4b) migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
  • 4c) prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi.

OBIETTIVI DELL’INTERVENTO SONO:

  • Miglioramento della qualità e connettività ecologica in ambito agricolo e mantenimento della biodiversità botanica e faunistica caratteristica di prati e pascoli;
  • Conservazione attiva dei paesaggi rurali storici e riqualificazione dei paesaggi rurali ordinari;
  • Miglioramento dello stato chimico ed ecologico delle risorse idriche superficiali e profonde e salvaguardia dei terreni agricoli da possibili fenomeni di contaminazione attraverso l’azione fitodepuratrice delle piante erbacee e il divieto d’uso di diserbanti, fitofarmaci e concimi di sintesi chimica;
  • Salvaguardia idrogeologica e protezione della qualità e struttura dei suoli agricoli e forestali;
  • Limitazione delle emissioni in atmosfera dei gas a effetto serra e dell’ammoniaca in agricoltura attraverso il dimezzamento degli input di effluenti zootecnici in zona ordinaria;
  • Qualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico e storico-culturale.

AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

Pascoli e prato-pascoli: le superfici in zone classificate svantaggiate di montagna del Veneto.

BENEFICIARI DEGLI AIUTI

SOGGETTI RICHIEDENTI

  • – Agricoltori, così come definiti dall’articolo 4, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) n.1307/2013;
  • – Enti pubblici che conducono aziende agricole.

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

Il soggetto richiedente deve:

  • a) condurre una UTE in Regione del Veneto
  • b) disporre degli idonei titoli di conduzione della superficie oggetto di impegno per 5 anni, senza soluzione di continuità, dalla data di presentazione della domanda.

INTERVENTI AMMISSIBILI

  • Azione 2:
    Pascoli e prato-pascoli di montagna.
    L’intervento prevede la gestione attiva e sostenibile delle superfici a pascolo e prato-pascolo della Regione Veneto.
  • 3.2. Condizioni di ammissibilità degli interventi
    La SOI minima è pari a 1 ha di superficie dell’UTE.

CONTRIBUTO

Azione 2 “Pascoli e prato-pascoli di montagna” pagamento annuo pari a euro 235/ha.

  • Nessuna detrazione va applicata per la componente “prati permanenti” del greening di base

 

 MISURA 13 – 

INDENNITÀ A FAVORE DELLE ZONE SOGGETTE A VINCOLI NATURALI O AD ALTRI VINCOLI SPECIFICI

  • Intervento 13.1.1 – Indennità compensativa in zona montana [pdf 270 Kb]
  • Scadenza: 16/05/2016
  • Importo a bando euro: 20.000.000,00

INTERVENTO

La misura viene attivata nelle zone montane in funzione della diffusa presenza di aziende agricole che non sono in grado di produrre una redditività comparabile con quella delle zone di pianura.

  • La montagna è inoltre caratterizzata dalla presenza di ecosistemi complessi e delicati che finora hanno subito solo delle parziali modifiche da parte dell’attività antropica e vanno, quindi, tutelati, richiedendo comunque la gestione ed il governo dell’uomo al fine di preservare la stabilità dei versanti e la regimazione delle acque.

Per quanto concerne la redditività, i parametri chimico-fisici e climatici della montagna sono particolarmente limitanti e determinino svantaggi nello svolgimento dell’attività dell’azienda agricola in quanto:

• la ridotta durata della stagione vegetativa e le basse temperature medie annue penalizzano le rese produttive;
• la pendenza rende difficile e onerosa la meccanizzazione e richiede anche un elevato apporto di manodopera;
• la frammentazione e la scarsa accessibilità dei fondi agricoli incrementa i costi di produzione.

Dal punto di vista ambientale, nel territorio montano veneto si concentra la maggior parte dei biotopi caratterizzati da ampia naturalità e integrità, mentre l’elevata presenza di foraggere permanenti contribuisce in modo importante alla preservazione della biodiversità, del paesaggio rurale e della stabilità territoriale.

  • La misura prevede l’erogazione di un aiuto per ettaro di SAU in zona svantaggiata, al fine di compensare le perdite di reddito e i maggiori costi sostenuti rispetto ad un’azienda ubicata in zona non affetta da vincoli naturali o specifici rappresentata sostanzialmente dalle aree di pianura.

OBIETTIVI

La misura contribuisce al perseguimento degli obiettivi relativi alla Priorità dello sviluppo rurale 4-Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura, per le relative focus area:

  • 4a) “Salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa.”
  • 4b) “Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e pesticidi;”
  • 4c) “Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi.”

AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

  • LE ZONE MONTANE DEL VENETO

BENEFICIARI

SOGGETTI RICHIEDENTI:

  • Agricoltori in attività come definiti all’articolo 9 del regolamento (UE) n. 1307/2013 e dal decreto applicativo del MIPAAF n. 6513 del 18/11/2014 integrato dal D.M. n. 1420 del 26/02/2015.

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

Il soggetto richiedente, alla data di presentazione della domanda, deve:

  • a) condurre superficie oggetto di impegno ricadente in zona montana veneta;
  • b) per le aziende zootecniche: possedere specifico codice identificativo dell’allevamento di bestiame bovino o ovicaprino o equino rilasciato dall’ASL competente e detenere almeno 1 UBA di bestiame bovino, ovi-caprino o equino.

I suddetti criteri devono essere in possesso del soggetto richiedente al momento della presentazione della domanda.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Indennità erogata attraverso un aiuto per ettaro di Superfice Agricole Utilizzata (SAU) in zona montana svantaggiata.

CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA’

Sono ammissibili all’aiuto le superfici della SAU aziendale ricadenti in zona montana, secondo lo schema che segue:

  • azienda zootecnica:
    superfici foraggere utilizzate per l’allevamento e seminativi destinati all’alimentazione del bestiame
  • altra azienda:
    tutte le superfici tranne pascoli, colture in serra (incluse fungaie), vivai, colture arboree permanenti specializzate.

IMPEGNI A CARICO DEL BENEFICIARIO

IL BENEFICIARIO DEVE:

  • a) proseguire l’attività agricola in zona montana per l’anno di presentazione della domanda di aiuto;
  • b) nel caso di aiuto alle aziende zootecniche (Tabella 1): condurre superfici foraggere utilizzate per l’allevamento per un periodo minimo di 3 mesi l’anno e seminativi destinati all’alimentazione del bestiame, correlati al carico minimo per ettaro di 0,2 UBA a partire da una consistenza minima aziendale di 1 UBA.
    Il beneficiario deve indicare nella domanda di aiuto il periodo di conduzione delle superfici foraggere utilizzate per l’allevamento che dovrà essere compreso tra maggio e settembre, e coerente con le esigenze pascolative e/o foraggere dell’allevamento.

Gli impegni sono riferiti all’anno di presentazione della domanda di aiuto.

REQUISITI OBBLIGATORI

  • Il beneficiario deve rispettare i Requisiti obbligatori di Condizionalità, stabiliti a norma del titolo VI, capo I e dall’allegato II del Regolamento (UE) n. 1306/2013.
  • I Criteri di gestione obbligatori (CGO) e delle Buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) sono disciplinati con DGR regionale che applica le disposizioni nazionali.

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

  • Importo finanziario a bando
  • L’importo a bando è fissato in 20.000.000,00 di euro.

ENTITÀ DELL’AIUTO

  • L’aiuto viene determinato sulla base della SAU ammissibile in zona montana (SOI), applicando la combinazione dei fattori di svantaggio derivanti da altitudine e pendenza media aziendale secondo le tabelle 1 e 2, distinte tra aziende zootecniche e altre aziende.
  • Per le “aziende zootecniche” l’indennità è calcolata sulle superfici foraggere utilizzate per l’allevamento per un periodo minimo di 3 mesi l’anno e sui seminativi destinati all’alimentazione del bestiame, correlati al carico minimo per ettaro di 0.2 UBA e applicando i livelli di pagamento unitario delle tabella 1, a partire da un carico minimo di 1 UBA.
  • Il valore di altitudine e pendenza media è attribuito sulla base dei terreni aziendali situati in territorio veneto.

LIMITI DI INTERVENTO E DI SPESA

  • L’aiuto medio minimo per ettaro, calcolato sulla media dell’area per la quale il beneficiario riceve il sostegno, non può essere inferiore a 25,00 euro.
  • Non sono erogati gli aiuti alle domande ammesse con un importo inferiore a 250,00 euro.
  • La medesima superficie può essere oggetto di aiuto una sola volta nell’anno di presentazione della domanda.
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