Pronto il rilancio di Unipol Banca

Ancora nessun commento

Tutto il gruppo Unipol è pronto a lavorare per il rilancio della banca che per ripartire potrà attingere alla clientela assicurativa e anche a quella delle Coop azioniste.

Un bacino potenzialmente enorme di circa 20 milioni clienti, di cui 5.300 dalla grande distribuzione. È questo in estrema sintesi il perno della strategia alla base del piano industriale 2014-2017 presentato ieri dal gruppo bancario guidato da Carlo Cimbri ai sindacati e che MF-Milano Finanza è in grado di anticipare. Un progetto che dovrebbe riportare rapidamente la banca in utile a partire dal 2015 quando è previsto un profitto di 13 milioni. Mentre al 2017 l’utile netto dovrebbe salire a 68 milioni. Numeri che acquisiscono un peso maggiore se si considera che l’anno scorso l’istituto ha maturato una perdita di 295 milioni e nel periodo 2007-2013 il rosso è stato di 820 milioni.

La trasformazione prevede in particolare un maggior peso della clientela retail (famiglie e pmi) che, secondo i progetti di Cimbri, passerà dal 55 al 70%, mentre i crediti corporate scenderanno dal 47 al 30%. Oltre a questo la banca prevede di portare la clientela affluent dal 10 al 20% del totale privati. L’integrazione tra le varie anime del gruppo, quella assicurativa e quella delle Coop, non passerà soltanto dalla base clienti ma anche dai canali distributivi. Unipol Banca inizierà a vendere alcuni prodotti bancari all’interno dei supermercati Coop. La direzione è quella di integrare con decisione i canali distributivi (filiali, agenzie, promotori e canali remoti). Altro target primario del piano è quello di rafforzare la solidità patrimoniale. Cimbri nel corso della conference call con gli analisti sui risultati 2013 ha già annunciato una ricapitalizzazione da 100 milioni che sarà realizzata quest’anno. L’aumento di capitale, si legge nel documento, è finalizzato a portare il Core tier 1 tra l’8,5 e il 9%. Sempre al fine di rafforzare la solidità patrimoniale, già nel 2014 sarà portata a termine l’incorporazione di Banca Sai che sarà deliberata a maggio e porterà a una razionalizzazione della catena di gestione. La banca bolognese attraverso questo piano punta a migliorare l’asset quality e a ridurre il costo del credito. Si prevede quindi una diminuzione delle rettifiche sui crediti che passeranno dagli attuali 322 punti base a 116 al 2017, a cui si aggiunge una riduzione dello stock dei crediti deteriorati netti di almeno 500 milioni. Sul fronte delle masse si prevede di portare la raccolta indiretta a 7,6 miliardi nel 2017 dai 3,2 miliardi del 2013. Gli impieghi invece passerebbero dai 10,4 miliardi del 2013 a11,2 nel 2017. Quanto al taglio dei costi, gli interventi più sostanziosi avverranno grazie alla citata fusione di Banca Sai in Banca Unipol. La riduzione delle spese sarà raggiunta inoltre tramite l’internazionalizzazione di alcune attività precedentemente date in appalto e non avrà contraccolpi sui dipendenti. Non ci saranno, infatti, esuberi e gli unici risparmi, sul fronte del personale, saranno ottenuti con il blocco del turnover nel quadriennio e il cost income dovrebbe passare dal 77,5% del 2013 al 55,8% nel 2017. «Riteniamo quello del gruppo Unipol un progetto industriale positivo e moralmente serio, perché agisce sul fronte dei ricavi senza compromettere l’occupazione e la rete delle filiali e perché si pone l’ obiettivo di riportare nel perimetro attività in precedenza esternalizzate», ha commentato Adriano Di Martino, coordinatore Fabi di Unipol Banca. «Quanto al prossimo futuro, vogliamo lanciare una sfida: chiediamo che Unipol si apra alla creazione di nuove professionalità e opportunità di business, per investire sui giovani e sulle assunzioni». Aggiungendo infine che «l’azienda su richiesta dei sindacati si è detta disponibile ad aprire un confronto, già calendarizzato, sulle proposte che avanzeremo».

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI