La società di credito al consumo del Gruppo BPM, che ha inaugurato la nuova agenzia di Varese, in Viale Luigi Borri. La spinta di ProFamily sulla regione prosegue dopo l’inaugurazione di Brescia.
La scelta strategica fatta dall’amministratore delegato Massimo Becheroni, presente all’inaugurazione di Varese insieme con il direttore commerciale, Fabio Peluso, di spingere sulla regione ha già dato i suoi frutti: per ProFamily, la Lombardia è il primo mercato su scala nazionale nel 2015 con oltre 643 mila pratiche gestite.

Le potenzialità sono molte. Secondo le statistiche Crif, società di analisi e consulenza dei processi del credito, a fronte di circa 140 miliardi di euro corrispondenti a 13,4 milioni di pratiche in essere, la Lombardia è la prima regione per rischio in essere, pari a circa il 16,3% dello stock nazionale.
“Siamo molto felici di aprire il nostro primo punto vendita qui a Varese, grazie al quale la rete distributiva di ProFamily arriva a quota sei, tra filiali e agenzie, in Lombardia” ha detto Becheroni. “Proseguiamo dunque la nostra strategia di espansione territoriale in una regione in cui l’attività del credito al consumo è molto vivace. Siamo convinti di poter essere un affidabile compagno di viaggio per la città e per le sue famiglie grazie alla genuinità della nostra offerta” ha dichiarato l’amministratore delegato di ProFamily.

A livello regionale, la provincia più attiva è Milano (che rappresenta il 38% del mercato lombardo), con 8,7 miliardi di euro di stock. Al secondo posto troviamo Brescia (14,5%) con oltre 3,3 miliardi. Seguono Bergamo e Varese rispettivamente con 2,6 e 2,5 miliardi, Monza Brianza con 1,9, Pavia con 1,7 miliardi, Como con 1,6 miliardi, Mantova con 1,2 miliardi, Cremona con 1,1 miliardi, lecco con 689, Lodi con 596 e Sondrio con 547 milioni.

All’interno del nuovo punto vendita di Varese è possibile accedere a un’ampia gamma di prodotti: prestiti personali, finalizzati, cessione del quinto e mutui, con soluzioni su misura. Ogni cliente sarà guidato verso una scelta di finanziamento consapevole e quindi supportata da un’attenta valutazione delle capacità di rimborso, attuale e prospettica.