Tra ottobre 2013 e luglio 2016 sono state accolte complessivamente 58.942 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 19,5 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,4 miliardi di euro. Inoltre, sono state accolte 9.754 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 2,6 miliardi di euro di debito residuo.
Questo il risultato del monitoraggio – comunica ABI – che considera i risultati in corso dell‘Accordo per il credito 2015’, iniziativa siglata il 31 marzo 2015 con tutte le altre Associazioni di Impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017, con il precedente ‘Accordo per il credito 2013’.
L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
• il 25,4% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
• il 14,4% è riferito ad imprese del settore “industria”;
• il 18,7% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
• l’8,8% è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
• il 6,8% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
• il restante 25,9% agli “altri servizi”.
Si sottolinea che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.
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