Quando esplose lo scandalo che lo vide protagonista Piero Marrazzo era un politico in ascesa
Dopo aver condotto per anni la trasmissione Mi manda Rai3, amatissima dai telespettatori, Piero Marrazzo nel 2005 divenne presidente della Regione Lazio.

Dopo aver condotto per anni la trasmissione Mi manda Rai3, amatissima dai telespettatori, Piero Marrazzo nel 2005 divenne presidente della Regione Lazio.

Piero Marrazzoi venne sostenuto dall’Unione, la coalizione che un anno dopo avrebbe portato Romano Prodi a Palazzo Chigi. Ma a ottobre 2009 iniziò a farsi strada una notizia che gli avrebbe poi stroncato la carriera politica e non solo: un video che lo mostrava in compagnia di una ragazza trans, Natalie.

Con quel video, quattro carabinieri avevano cercato di ricattarlo: la Cassazione, nel 2010, riconobbe il “complotto” dei militari infedeli. Dopo alcuni giorni di furiose polemiche, Marrazzo alzò bandiera bianca e lasciò il ruolo di presidente della Regione, aprendo la strada alle elezioni anticipate che avrebbero poi visto la vittoria di Renata Polverini. Le inquietanti stranezze in quella storia furono diverse, a partire dalla morte in circostanze poco chiare di due persone: il mediatore nella vendita del video, trovato morto di overdose un mese prima dello scandalo, e un’altra ragazza trans, Brenda, soffocata in casa per colpa di un incendio doloso.

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