Le borse asiatiche si sono mosse in rialzo, e quelle del Vecchio continente sono ripartite col segno più. L’euro si rafforza nei confronti del biglietto verde, con le prospettive di una Bce ancora “falco” nei rialzi dei tassi supportate dalle parole dei presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, che ha dato il suo placet a politiche rigide.
Il mix di crisi energetica, strette monetarie dell’Eurotower e preoccupazioni per la recessione hanno portato gli investitori ad assottigliare le posizioni sull’Europa: come segnala la Bloomberg, i gestori hanno venduto 3,4 miliardi di dollari dai fondi azionari nella settimana al 7 settembre, portando il totale dell’ultimo mese e mezzo a quota 83 miliardi. Ora l’attenzione dei mercati è sull’inflazione americana attesa per domani, martedì, con un passo in rallentamento all’8% ma con l’accelerazione prevista per la parte “core” che esclude cibo ed energia. I trader ormai prezzano quasi piemanente un altro rialzo da 75 punti base nella riunione Fed della prossima settimana.