Ritorno di Bob Iger al timone di Disney
Il ritorno di Bob Iger al timone di Disney è stato il frutto di manovre sotterranee che, nei mesi scorsi, hanno coinvolto diversi manager di primo piano.
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Il ritorno di Bob Iger al timone di Disney è stato il frutto di manovre sotterranee che, nei mesi scorsi, hanno coinvolto diversi manager di primo piano. Secondo quanto ricostruisce il Financial Times, la campagna segreta per rovesciare Chapek, iniziata in estate, è partita dopo che l’amministratore ha perso la fiducia di alcuni membri del suo top team durante i tumultuosi 33 mesi alla guida dell’impero del Topo.

Molti manager sarebbero andati in pressing sul consiglio di amministrazione, fedelissimi di Iger che si sentivano emarginati. Le azioni della Walt Disney sono salite del 6,3% lunedì, con gli investitori che scommettevano che Iger, uno dei più celebri dirigenti americani del settore dei media, avrebbe potuto risollevare i profitti di Disney+, costosa unità di streaming del gruppo. Nel pomeriggio di lunedì Iger ha licenziato Kareem Daniel, un fidato alleato di Chapek che gestiva la strategia di streaming del gruppo.I dirigenti Disney hanno iniziato a rivolgersi al consiglio di amministrazione, presieduto da Susan Arnold, alcuni mesi fa per esprimere le loro preoccupazioni sulla leadership di Chapek. Christine McCarthy, direttore finanziario, era tra i dirigenti che si sono lamentati. La Disney ha rifiutato di commentare.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pubblicazione degli utili della Disney l’8 novembre, durante la quale Chapek ha riferito che l’attività di streaming della società aveva perso 1,5 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre. Tre giorni dopo, Chapek ha annunciato il taglio dei posti di lavoro, comunicando al personale in una e-mail: «Dovremo prendere decisioni difficili e scomode». Iger, manager che ha guidato la Disney per 15 anni prima di lasciarla nel 2021, domenica sera ha stupito Hollywood accettando di sostituire Chapek. Iger aveva scelto Chapek come suo successore dopo aver ottenuto il plauso per la sua gestione della divisione parchi a tema della Disney.I cambiamenti ai vertici arrivano dopo che le azioni della società sono scese di quasi il 40% quest’anno a causa delle ingenti spese sostenute dalla Disney per competere nello streaming, un’attività che si è rivelata costosa e meno redditizia della televisione via cavo o del cinema.

La decisione del Cda

La decisione è stata presa nella notte tra domenica e lunedì dal consiglio di amministrazione. «Abbiamo concluso che mentre Disney si imbarca in un periodo di sempre più complessa trasformazione nel settore, Bob Iger è unicamente qualificato per guidare l’azienda durante cruciale momento», ha fatto sapere la presidente del board, Susan Arnold. Iger, ha aggiunto, «ha il profondo rispetto” dell’intera squadra di vertice del gruppo. “Ringraziamo Bob Chapek per i suoi servizi».

Iger, il veterano professa ottimismo

Iger, che oggi ha 71 anni, ha subito accettato il ritorno in grande stile. «Sono estremamente ottimista sul futuro di questa grande società e entusiasta che il board mi abbia chiesto di ritornare come Ceo». Iger è stato a lungo al comando di Disney tra il 2005 e il 2020, protagonista di una leggendaria stagione di crescita a colpi di acquisizioni di successo, da Pixar a Marvel. Lasciò poi la gestione quotidiana in mano al suo prescelto, Chapek, rimanendo in un ruolo di chairman esecutivo per poi abbandonare del tutto a gennaio di quest’anno. I rapporti con Chapek si erano però nel frattempo deteriorati.

Iger, il veterano professa ottimismo

Iger, che oggi ha 71 anni, ha subito accettato il ritorno in grande stile. «Sono estremamente ottimista sul futuro di questa grande società e entusiasta che il board mi abbia chiesto di ritornare come Ceo». Iger è stato a lungo al comando di Disney tra il 2005 e il 2020, protagonista di una leggendaria stagione di crescita a colpi di acquisizioni di successo, da Pixar a Marvel. Lasciò poi la gestione quotidiana in mano al suo prescelto, Chapek, rimanendo in un ruolo di chairman esecutivo per poi abbandonare del tutto a gennaio di quest’anno. I rapporti con Chapek si erano però nel frattempo deteriorati.

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