Sace sottoscrive il bond De Cecco
Sace: Aspettando lo sbarco in Piazza Affari va sul mercato a caccia di mezzo miliardo

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È il primo investimento del Fondo Sviluppo Export dedicato al debito delle pmi italiane. Il fondo ha una potenza di fuoco di 350 mln. Metà forniti da Cdp, il resto viene da un finanziamento Bei

di Stefania Peveraro

è un minibond di De Cecco da 12,5 milioni di euro a 5 anni il primo investimento del fondo di Sace dedicato alle obbligazioni di società non quotate. L’annuncio è stato dato ieri dalla stessa Sace, precisando che il Fondo Sviluppo Export ha deliberato di sottoscrivere l’obbligazione che sarà emessa dal noto gruppo produttore di pasta.

Già attiva in 120 mercati, con l’emissione obbligazionaria De Cecco intende sostenere i programmi di sviluppo nei mercati più redditizi per la pasta come Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Germania, Francia e Sudest asiatico. Evidentemente la strada del minibond è risultata la più semplice da percorrere per finanziare lo sviluppo rispetto a quella della Borsa. Negli anni scorsi, infatti, il pastificio (415 milioni di ricavi e un utile di 3,8 milioni) aveva avviato le procedure di quotazione. Poi la spaccatura tra le varie anime dei De Cecco (tre cugini che si spartiscono la gestione) ha bloccato tutto.

Da tempo De Cecco intrattiene stretti rapporti con Sace, che già nel 2011 aveva garantito un finanziamento da 16 milioni di euro per l’acquisizione di First Pasta, secondo player nel mercato russo. Nel 2014, poi, il pastificio ha ottenuto sempre da Sace una garanzia su un finanziamento da 10 milioni di euro per l’acquisto di materie prime, in particolare il grano. Da parte sua Sace, il gruppo specializzato nell’assicurazioni del credito all’export controllato da Cassa Depositi e Prestiti e in via di privatizzazione, lo scorso aprile aveva annunciato il lancio del fondo di private debt, gestito da Amundi sgr (Gruppo Crédit Agricole). Il fondo ha una potenza di fuoco di 350 milioni di euro, dei quali la metà versati in conto equity dalla Cdp e l’altra metà provenienti da un finanziamento erogato dalla Banca Europea degli Investimenti. Il fondo è focalizzato sull’investimento in obbligazioni di società non quotate con particolare focus sull’export, al quale Sace eroga anche la propria garanzia, con l’effetto di mitigare il rischio di credito per gli investitori.

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