Seduta sprint per Cnh industrial, in testa al Ftse Mib fin dalle prime battute

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CNH IndustrialIl titolo Cnh industrial è galvanizzato dai rumors su un possibile spin off di Iveco. Intenso anche il numero degli scambi con oltre 1,7 milioni di pezzi passati di mano contro una media giornaliera nell’ultimo mese di 3,7 milioni in un’intera seduta.

IL MOTIVO DEGLI ACQUISTI PER CNH

A far scattare gli acquisti sono le voci sul futuro di Iveco. Cnh, infatti, starebbe valutando opzioni strategiche per Iveco tra cui spin-off o aggregazione con un concorrente. E la decisione potrebbe essere annunciata nella presentazione del business plan del prossimo 3 settembre.

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CHE COSA DICONO GLI ANALISTI SULLO SCENARIO IVECO

“Riteniamo – scrivono gli analisti di Equita – si tratti di uno scenario credibile dato che la questione e’ dibattuta da tempo. Abbiamo ipotizzato che Iveco possa essere separata insieme al powertrain al fine di avere una un’entità con capacita’ di autofinanziamento (ebitda sui 1,3 miliardi di dollari)” e “qualora lo scenario fosse un’aggregazione potrebbe riguardare la sola Iveco”. Qualunque fosse il deal, ribadiscono gli analisti, “sarebbe positivo”. L’eventuale aggregazione di Iveco “permetterebbe di ottenere sinergie altrimenti impensabili per un player che e’ ancora troppo concentrato in Europa (80% dei volumi 2018) e che ha sofferto la crisi dell’America latina (9%)”.

I DUBBI DI BENTIVOGLI (FIM-CISL) SU CNH-IVECO

“La notizia secondo cui Cnh Industrial starebbe valutando lo spin off di Iveco ci preoccupa enormemente. Se confermata vogliamo capire se sarà come per Magneti Marelli uno spin-off preludio di una cessione o se avverrà dentro un progetto più ampio in cui verrà confermata la presenza nel perimetro del Gruppo per favorire alleanze strategiche”, ha commentato aMarco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl. “Nel primo caso – ha aggiunto – siamo contrari a un disimpegno del gruppo nel settore e chiediamo al più presto di attivare un confronto vero su queste prospettive strategiche. Sono coinvolti gli stabilimenti di Brescia e Suzzara (Mantova), Bolzano, Torino e altre sedi per un totale di 6350 lavoratori su cui vogliamo chiarezza sulle loro prospettive”.

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