I social media rappresentano allo stato attuale strumenti privilegiati di comunicazione
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A questo scopo diventa per le aziende importante capire chi sono i principali consumatori social e quali ragioni sottendono la scelta dei vari canali a disposizione.

Un’importante riflessione va fatta prima di tutto sul discorso generazionale, ovvero sul fatto che, soprattutto in questo ambito, vi è l’abitudine di classificare le persone in generazioni caratterizzate ognuna da specifici modi di pensare, agire e di comunicare. Si parla, dunque, di Baby Boomers (i nati nel dopoguerra fino a metà degli anni ‘60), generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980), generazione Y (o Millennials, nati tra gli anni ’80 e il 2000), generazione Z (i Post Millennials, nati dopo il 2000), ecc. Va da sé che il loro rapporto con la tecnologia è diverso, dal momento che è legato soprattutto al periodo storico e quindi culturale in cui si collocano.

I Millennials, ad esempio, sono anche stati definiti “la generazione del “noi”, dell’“adesso” e del “di più”. In particolare, nell’aspetto del “noi” è emersa la rilevanza che i social networks e le community hanno nelle loro vite, sia nel privato che nel lavoro, dal momento che questa generazione ha vissuto l’avvento di molti canali di comunicazione. Clicca qui. I Post Millennials, ovvero quelli della generazione Z, convivono invece in modo naturale con le tecnologie dell’informazione, in quanto rappresentano i naturali figli della Rete.

Ma chi usa di più i social media? E perché? Da un recente rapporto Nielsen che ne ha analizzato l’uso nel corso del 2016, emerge che a farne maggior uso è la generazione X. I suoi utenti, secondo il rapporto, consumano almeno 7 ore a settimana sui social, a differenza dei Millennials che si attestano intorno alle 6 ore settimanali. Il dato è interessante, considerato che nella generazione X ci sono soprattutto coloro che non nascono come figli della Rete, anche se hanno vissuto i grandi cambiamenti tecnologici. E questo probabilmente ha permesso loro di sviluppare una certa capacità di adattamento.

Nel rapporto Nielsen emerge inoltre che sono soprattutto le donne ad essere impegnate nell’uso di social media (25% rispetto al 19% degli uomini), in particolare di Facebook via smarthphone. Interessanti sono poi le motivazioni che spingono gli utenti all’utilizzo dei social. In particolare, il 39% indica come ragione principale la scoperta di prodotti e servizi, seguita per il 35% dall’opportunità di accedere ad offerte e coupon. Per il 29% è poi importante sostenere le aziende preferite e i loro brand, mediante la condivisione dei loro contenuti sugli account Facebook e Twitter. Interessante è inoltre la diffusione dell’uso dei social mentre si guarda la televisione, tema al quale il report dedica un’ampia analisi.

Insomma per le aziende il mercato dei social è centrale, e l’analisi dei comportamenti tecnologici degli utenti diventerà sempre più importante per indirizzare le strategie di business. Basti pensare che usare i social media significa anche acquistare online, o essere stimolati a farlo.

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