Lo afferma il rapporto di previsione Afo (Abi financial outlook) 2015-2017, lo scenario elaborato dagli economisti degli uffici studi delle principali banche che aderiscono all’Abi, l’associazione bancaria italiana presieduta da Antonio Patuelli. Secondo il rapporto la redditività delle banche (Roe) si attesterà al 2,7% nel 2017, un valore tre volte inferiore rispetto ai livelli precrisi.
La ricerca conferma invece la ripresa dell’economia del Paese, con stime di crescita del Pil dell’1,5% nel 2016 e dell’1,6% nel 2017, ma mette anche in luce le debolezze del sistema bancario. «Sull’obiettivo della redditività, che deve essere perseguito per garantire una adeguata remunerazione del capitale, agiscono, oltre alla dinamica dei tassi di interesse anche altri elementi come la rivoluzione regolamentare e la rivoluzione digitale», ha sottolineato il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini alla presentazione del rapporto.
Ci sono tuttavia elementi di fiducia nel quadro delineato dallo studio. Aumenta infatti la disponibilità di credito per le imprese e per le famiglie, e a fine 2017 lo stock dei prestiti bancari «sarà di 90 miliardi di euro più alto che rispetto alla fine del 2014». Gli impieghi infatti dovrebbero subire una accelerazione dello 0,1% quest’anno, del 2% nel 2016 e del 3,1% nel 2017. Lo studio rileva che attualmente siamo in presenza di una ripresa del credito alle famiglie mentre l’erogazione di prestiti al settore produttivo segna ancora il passo. Un miliardo di euro di crediti aggiuntivi alle Pmi arriverà con il protocollo d’intesa siglato al Mef tra Abi, Cdp e Sace.
Sgambetto del governo agli incentivi auto, c’è maxi taglio
Il governo Meloni ha tagliato ancora una volta gli incentivi sulle auto, facendo spostare 400 milioni dal fondo per l’automotive su altri progetti dell’esecutivo. Si tratta del fondo che era stato istituito dall’allora premier Mario Draghi e dal quale, nel corso degli ultimi anni e in quelli futuri, erano state pescate le risorse per aiutare…