Mauro Di Gregorio
Giornalista Professionista
Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.
A luglio l’agone politico è rovente e non solo per le temperature estive. La Supermedia YouTrend/Agi fotografa la situazione dei partiti mettendo insieme più di 20 sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane da una dozzina di istituti.
Forza Italia dopo Berlusconi
Due gli eventi di particolare rilievo: l’effetto Berlusconi, registrato poco dopo la dipartita del Cavaliere e durato una manciata di giorni, è già un ricordo lontano dal momento che i sondaggi rilevano l’affossamento di Forza Italia.
Il Pd di Elly Schlein
L’effetto Schlein, dall’altra parte della barricata, non si è mai visto fuori dalle sedi del Pd e il principale partito di sinistra continua a perdere elezioni e consenso. Di seguito i partiti e le relative percentuali di consenso secondo le rilevazioni del 7 luglio 2023.
Ultimi sondaggi politici
- Noi Moderati di Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Luigi Brugnaro cala sotto la soglia psicologica dell’1%. Noi moderati perde dunque il -0,1% e cala allo 0,9%.
- Unione popolare dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris guadagna un +0,1% e sale all’1,5%.
- Italexit dell’ex giornalista Gianluigi Paragone perde un -0,1% e si assesta all’1,8%. Italiexit, lo ricordiamo, non ha superato lo sbarramento ed è rimasto fuori dal Parlamento.
- +Europa di Emma Bonino perde pezzi (-0,2%) e va ad assestarsi al 2,1%. Anche +Europa è fuori dal Parlamento.
- Matteo Renzi incassa un +0,3% che spinge Italia Viva al 3%.
- L’alleanza di sinistra stretta fra Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli perde terreno. Il patto tra Sinistra Italiana e Verdi cala del -0,1% e si posiziona al 3,1%.
- Azione di Carlo Calenda guadagna un +0,1% e va al 3,6%.
- Sprofonda, come anticipato, Forza Italia. L’eterno numero due Antonio Tajani non convince i nostalgici del Cav: il partito che era già in sofferenza nelle precedenti rilevazioni perde il -1% e scende al 7,8%. La rincorsa per diventare il terzo partito della coalizione di governo si fa sempre più ardua.
- La Lega di Matteo Salvini sale all’8,8% (+0,2).
E adesso il podio, con gli unici tre partiti a doppia cifra prima della virgola.
- In salita anche il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: 15,7% (+0,2).
- Il Pd a trazione Elly Schlein si conferma il primo partito d’opposizione, ma perde il -0,2% andando ad assestarsi al 20,2%.
- Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è ancora il primo partito d’Italia. Con un avanzamento del +0,3% FdI sale al 29,1%. Intanto sono due, in particolare, i nuovi fronti caldi per Giorgia Meloni: lo scontro fra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la magistratura e la ministra del Turismo Daniela Santanché inguaiata dall’inchiesta di Report. Per tacere delle consuete grane legate ai flussi migratori e ai ritardi del Pnrr.
Cosa cambia nel governo
Un punto percentuale in meno può sembrare poca cosa, ma in una situazione politica frastagliata come quella italiana anche un solo punto ha il suo peso, soprattutto se a perderlo è un partito che non arriva al 10%. Il ridimensionamento di Forza Italia significa un indebolimento del centro e uno spostamento dell’asse di governo verso destra. E non solo: si ricorda che FI è la forza di governo più europeista della coalizione, agli antipodi rispetto alla Lega, che più volte si è assestata su posizioni euroscettiche.
Intanto i retroscenisti politici avanzano l’ipotesi di un mini rimpasto di governo per sostituire Daniela Santanché.
I quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Gazzettino…) fanno il nome di Valentino Valentini, attuale vice-ministro alle Imprese. Un giro di poltrone al ministero potrebbe causare un giro di poltrone anche fra i sottosegretari. Nulla è però certo, al momento.