Startup e Innovazione, la musica del futuro che unisce Milano e New York
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Un nuovo modo di pensare e di fare musica. Questa l’idea alla base della Imean Music, la startup milanese che crea un ponte culturale tra Milano e New York.

Imean Music guarda lontano. E il suo pensiero vola fino a New York per perdersi, poi, tra i vicoli bui e multiculturali di New Orleans. È da lì che provengono gli echi gospel, i giri di blues e le prime jazz band che hanno rivoluzionato per sempre il modo di fare e di concepire la musica. La voglia è quella dei giovani di oggi, pronti a sperimentare e ad innovare, anche laddove si tratta di stravolgere ciò che è nato secoli prima, ma che è comunque vivo e in grado di adattarsi ad ogni tempo. Il tempo è quello di Roberto Mancinelli, giornalista musicale e fondatore della startup Imean Music, che ha voluto creare un ponte con il futuro, ma soprattutto un ponte tra il gusto pop della più romantica Milano e i tecnicismi impeccabili di una New York senza tempo.

Quella del ponte è una metafora che lo accompagna da sempre. Lui, nato in Campania, formatosi a Bologna e adottato dalla Grande Mela, ha già dato vita alle sedi della startup rispettivamente a Milano e a New York, luoghi che hanno già tessuto dei fili tangibili di una rete fatta di scambi culturali e di collaborazioni musicali.

Sul lato pratico, Imean Music parte dall’idea di ridare il giusto valore ad una figura professionale finita nella scatola dei ricordi: il manager degli autori. Quella del manager è una professione che esiste da sempre – nonostante sia stata poco considerata e non abbia ricevuto le meritate attenzioni – e all’interno del panorama musicale italiano si occupa, in particolar modo, di delineare le scelte artistiche e di carriera di un cantante.

Nel progetto di Imean Music, che pone al centro proprio gli autori e il loro rapporto creativo con gli artisti, sarà una figura indispensabile e nodale. Sono già nate diverse collaborazioni, come quella degli autori di Celine Dion – Dimitri Elrich e Endy Marvel – e di Rob Fusari – produttore di Lady Gaga – rispettivamente con Virginio Simonelli e Stylophonic.

È un nuovo modo di concepire la musica, ma soprattutto una sfida personale. Bisogna rompere le barriere linguistiche e unire due mondi molto diversi tra loro. A creare il ponte sono proprio la passione per la musica e la voglia di creare legami che annullino i confini. In questo Mancinelli è un pioniere. Per lui, «The Brill Building sulla Broadway era un luogo dove si scrivevano canzoni. Il nostro obiettivo è creare un filo diretto di questo tipo, tra Milano e New York. Del resto, il mio mestiere consiste nel concedersi sogni e lavorarci attorno».

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