Con un bond subordinato da 750 milioni UnipolSai chiude definitivamente tutte le pendenze aperte con l’Antitrust. Ieri, tra l’altro, la Commissione Ue ha dato il via libera ad Allianz per l’acquisizione del pacchetto di premi ex Milano Assicurazioni.
Quanto al prestito, la compagnia assicurativa, dopo un road show di tre giorni tra Milano, Londra e Parigi, durante il quale ha spiegato le caratteristiche industriali e finanziarie della realtà nata dalla maxi aggregazione, ha emesso un bond subordinato perpetuo completamente destinato a rimborsare parte dell’esposizione che ha verso Mediobanca. Di fatto con questa operazione, del valore di 750 milioni, restano in capo alla compagnia altri 700 milioni di subordinati verso Piazzetta Cuccia. Rispetto alle condizioni del bond, il rendimento è del 5,75%, in linea con gli obiettivi della società e inferiore alle condizioni inizialmente preventivate e più vicine alla parte alta del 5%. Il recupero di una quindicina di punti base è stato possibile grazie a una domanda piuttosto rotonda che ha superato i 2,3 miliardi di euro, quindi oltre tre volte l’offerta. La domanda, peraltro, ha visto un’importante presenza di investitori istituzionali esteri. Al punto che alla fine il bond è stato collocato per oltre due terzi fuori dai confini nazionali. In particolare, gli investitori inglesi sono quasi pari a quelli italiani, ossia poco meno di un terzo rispetto al complessivo. Riguardo ai dettagli tecnici del bond, pur essendo un perpetuo, UnipolSai ha un’opzione di richiamo a giugno del 2024. Se non dovesse essere esercitata, ne seguiranno delle altre attivabili ogni tre mesi e il rendimento sarà pari all’euribor a tre mesi, più lo spread originale (418 punti base) a cui andranno aggiunti altri 100 punti base. Il bond contribuisce al Tier 1 di UnipolSai ma non ha alcun impatto sulla Solvency della società. La positiva risposta del mercato è anche la conseguenza del timing con cui la compagnia si è presentata agli investitori, ossia subito a valle della Bce. L’operazione è stata curata da Mediobanca, Jp Morgan e UniCredit.