Unipol, concambi al vaglio dell’Ivass

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Con l’approvazione dei dati di bilancio di Milano Assicurazioni e Fondiaria Sai, avvenuta ieri alle assemblee delle due compagnie, e l’assise di Unipol in programma per oggi, l’Ivass potrà riprendere l’analisi della maxi fusione a quattro. Unipol, sigillati i risultati, potrà infatti inviare all’Autorità la documentazione richiesta da quest’ultima per la valutazione della congruità dei concambi. Che dovrebbe concludersi, considerato che l’Ivass ha fino a 120 giorni per decidere e circa una cinquantina li ha già consumati, nei primi venti giorni di luglio. Di qui lo slittamento della tempistica per la maxi aggregazione annunciato ieri dall’amministratore delegato di FonSai, Carlo Cimbri: «Entro la fine anno prevediamo di completare il progetto fusione dal punto vista societario». Il manager ha quindi aggiunto: «Ci stiamo muovendo per fare tutto quello che deve essere fatto per rendere la società profittevole ed efficiente al di là dei tempi burocratici e autorizzativi». Sulla carta, la nuova tabella di marcia «non influirà sui concambi» che «sono quelli definiti e approvati dai cda delle società» il 21 dicembre scorso. Questo a patto che l’Ivass dia l’ok all’operazione così come è stata presentata. Anche se la documentazione richiesta, ossia lumi sul portafoglio attivi e sulle riserve, fa intendere che l’Autorità sarà particolarmente scrupolosa nel giudizio. Tanto più considerato che quelle cifre risalgono a dicembre 2012 mentre l’aggregazione non potrà avvenire prima di dicembre 2013 visto che, dopo l’eventuale ok dell’Ivass, serviranno 60 giorni per le possibili opposizioni dei creditori e i tempi tecnici per la convocazione delle assemblee.

Per l’estate, invece, dovrebbero essere rispettati gli impegni presi con l’Antitrust sul ridimensionamento del portafoglio. Nel dettaglio, Cimbri ha fatto capire che entro settembre verrà individuata la short list dei potenziali candidati ad acquisire gli asset. Si parla di più o meno 1,7 miliardi di premi che verranno ceduti in due blocchi: un prima parte conterrà la Liguria e una fetta del portafoglio danni della Milano e una seconda Sasa e un’altra percentuale di premi della Milano. Il tutto ridimensionerà fortemente la compagnia che, a detta di Cimbri, nel danni avrà un giro d’affari nell’intorno di 1 miliardo, più 400 milioni nel vita. Troppo piccola per sopravvivere sola. Di qui l’auspicio del manager affinché i soci risparmio del gruppo assicurativo non si oppongano all’integrazione. Cimbri ha anche detto che in futuro è possibile pensare a «una razionalizzazione delle azioni risparmio», come la conversione della categoria A FonSai in altre azioni ma sempre e solo «nell’interesse di tutti i soci». In quest’ottica, si è deciso di partecipare all’aumento Rcs perché non farlo «sarebbe stato troppo penalizzante».

Questi, in sintesi, i messaggi chiave emersi durante le assemblee di FonSai e Milano tenute ieri a Bologna che, oltre ad approvare i risultati già resi noti, hanno rinnovato i consigli di amministrazione. Per Milano sono stati confermati l’attuale presidente Fabio Cerchiai, Pierluigi Stefanini, numero uno di Unipol, e Carlo Cimbri, amministratore delegato sia di Milano Assicurazioni che del gruppo Unipol. Due le new entry nel cda composto da nove membri: Daniele Ferré, numero due di Coop Lombardia, e Germana Ravaioli, attualmente direttore di Coop Adriatica. Quanto a FonSai anche qui Cerchiai resta presidente, Stefanini vice e Cimbri amministratore delegato. Otto gli ingressi in un cda composto da 19 membri: Mario Zucchelli (presidente di Coop Estense), Lorenzo Cottignoli (Legacoop Ravenna), Milva Carletti (direttore di Manutencoop), Antonella Pasquariello (presidente Camst), Pier Luigi Morara (Camst), il commercialista Massimo Masotti e i due docenti universitari Francesco Vella e Maria Rosaria Maugeri.

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