Unipol: dalla cessione della quota Mediobanca plusvalenza da 44,6 mln

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La cessione da parte di Ugf dell’intero pacchetto azionario detenuto da Fonsai e da Unipol nel capitale di Mediobanca (3,83%) comporterà per le compagnie un impatto finanziario positivo di circa 177,7 milioni e un impatto economico positivo per circa 44,6 milioni a livello Ias.
E’ quanto si legge in un documento informativo propedeutico alla fusione a quattro tra Unipol e le società dell’ex galassia Ligresti.
In adempimento alle misure disposte dall’Antitrust, a inizio ottobre Ugf cedette il pacchetto del 2,68% di Mediobanca in carico alla compagnia assicurativa guidata da Carlo Cimbri tramite un accelerated bookbuilding. La parte restante della quota da dismettere, pari all’1,15% del capitale sociale di piazzetta Cuccia, non era stata invece inclusa nell’operazione poiché è oggetto di contratti di vendita precedentemente sottoscritti e destinati a essere regolati entro novembre, determinando l’incasso di circa 50,5 mln.
Inoltre, è stata avviata la data room che – secondo le indicazioni imprescindibili poste anche in questo caso dall’Antitrust per avallare l’ok alla fusione tra Unipol e il gruppo FonSai – dovrebbe portare entro fine anno alla cessione di premi assicurativi di Milano Ass. per un controvalore complessivo di circa 1,7 miliardi di euro. Sono già in corso trattative con alcuni soggetti interessati, a cui sono state rese disponibili le prime bozze della documentazione contrattuale. Nel corso delle prossime settimane, qualora le trattative con i soggetti che hanno manifestato interesse dovessero proseguire, è previsto l’avvio della negoziazione di tale documentazione contrattuale.
Dal documento pubblicato oggi si apprende infine che nonostante il perdurare di un difficile contesto di mercato per il comparto immobiliare, le società dell’ex galassia Ligresti hanno incassato corrispettivi pari a oltre 66 mln euro dalla cessione di immobili.
Nel frattempo, la Consob ha reso noto che lo scorso 15 ottobre, Roberto Meneguzzo, vice Presidente e a.d. di Palladio Finanziaria, ha ridotto all’1,844% la partecipazione detenuta dalla società vicentina nel capitale di FonSai, dal precedente 2,012% del 17 settembre 2012.
Meneguzzo e la Palladio Finanziaria erano assurti agli onori delle cronache finanziarie nell’inverno del 2011, quando assieme alla Sator di Matteo Arpe avevano provato inutilmente a proporre un piano di riassetto della galassia Ligresti, alternativo a quello imbastito da Unipol sotto la regia di Mediobanca e Unicredit. La fusione tra Unipol, Milano Ass., Premafin e FonSai verrà definitivamente sancita venerdì prossimo, quando le rispettive assemblee degli azionisti concederanno l’assenso definitivo alla fusione.

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