Deutsche Bank, che ha presentato ieri i conti del primo trimestre, chiusi con un utile in calo a 559 milioni di euro, svela la nuova strategia al 2020, tutta improntata a una maggiore focalizzazione strategica e territoriale.
“Oggi raggiungiamo una nuova tappa del percorso iniziato nel 2012”, hanno spiegato Jürgen Fitschen e Anshu Jain co-ceo della banca. “La direzione è chiara. Confermiamo il nostro impegno a porci come banca globale basata in Germania. Questo significa che dobbiamo essere clienti-centrici, ma concentrandoci sulle relazioni più efficaci; che dobbiamo rimanere globali, ma focalizzandosi di più a livello geografico; che dobbiamo rimanere universali, ma evitando di voler essere tutto e di voler andare bene per tutti”.
Nei prossimi cinque anni, hanno continuato i due top manager, “vogliamo riavvicinarci alle nostre radici”. In base al piano, al 2020 Deutsche Bank sarà meglio capitalizzata, più efficiente dal punto di vista dei costi e in grado di creare maggiore valore per gli azionisti.
In particolare, la nuova fase di sviluppo sarà supportata da sei decisioni chiave:
- Depotenziare il Corporate Banking & Securities (per circa 200 miliardi di euro) per costruire una investment bank più focalizzata.
- Focalizzare il business retail sull’attività di consulenza finanziaria e deconsolidare Postbank
- Investire fino a 1 miliardo di euro in più nello sviluppo di tecnologie digitali
- Investire oltre 1,5 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo di nella Global Transaction Banking e in Deutsche AWM
- Concentrare l’impronta geografica sui mercati e le città chiave
- Trasformare il modello operativo della banca riducendone la complessità, aumentando i controlli e migliorando l’efficienza con l’obiettivo di conseguire risparmi addizionali annuali per 3,7 miliardi di euro.