Venerdì 3 dicembre a Ravenna ci sarà la presentazione del libro “La lirica italiana”
Venerdì 3 dicembre, alle 18,00 nella sala Muratori della Biblioteca Classense, Nicolò Maldina, Paolo Borsa, Lorenzo Geri e Marco Grimaldi presenteranno il libro “La lirica italiana" un lessico fondamentale edito da Carocci.
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Venerdì 3 dicembre, alle 18,00 nella sala Muratori della Biblioteca Classense, Nicolò Maldina, Paolo Borsa, Lorenzo Geri e Marco Grimaldi presenteranno il libro “La lirica italiana” un lessico fondamentale edito da Carocci.

La presentazione di Lessico Lirica è un’occasione speciale che apre il mese di dicembre del Centro relazioni culturali. Si tratta infatti del volume forse più completo per conoscere quel mondo complesso e affascinante senza il quale anche la comprensione stessa del lascito dantesco può vacillare, vale a dire la letteratura volgare che si colloca alle origini della nostra storia culturale. Paolo Borsa, tra i maggiori specialisti di letteratura italiana dei primi secoli, ordinario all’Università di Friburgo dialogherà con i curatori Nicolò Maldina, Lorenzo Geri e Marco Grimaldi, certamente tra i più noti ed autorevoli specialisti della lirica medievale. Questo permetterà al pubblico di addentrarsi attraverso la piacevolezza di un’esposizione di grande fascino, come quella a cui tali autori ci hanno abituato, in un tema altrimenti di estrema difficoltà, vale a dire nella fondazione della letteratura entro cui ci riconosciamo e su cui certamente è fondata la lingua che tutti parliamo. La letteratura volgare in Italia nasce nel XIII secolo, in corrispondenza di nuovi fenomeni economici, sociali, culturali e politici. Questa vasta produzione letteraria utilizza, in particolare nel Centro-Nord, il volgare, poiché è la lingua d’uso della classe in ascesa nelle città del tempo, la borghesia mercantile, che vuole imporre la propria visione del mondo e dell’economia. Non esistendo, però, ancora un volgare per così dire “nazionale”, i vari letterati del tempo si esprimono nella lingua locale, dando origine ad un vero e proprio fenomeno di policentrismo linguistico, che si accompagna al policentrismo politico tipicamente italiano. I diversi volgari italiani, sviluppandosi in contesti socio-culturali ed economici profondamente differenti, danno origine anche a generi letterari diversi.

D’impianto agile e accattivante, il volume intende fornire le basi metodologiche fondamentali per comprendere una grandissima quantità di testi, di stili e di generi che si collocano come base necessaria alla conoscenza della poesia europea. Strutturato in venti voci affidate alle firme più autorevoli della critica letteraria italiana, il volume prende in esame temi e contenuti (Amore, Dialogo, Filosofia, Io, Morale, Politica, Realtà, Sacro), luoghi di produzione e di ricezione (Città, Corte, Geografia), problemi filologici (Tradizione), forme, modelli e registri della lirica dai Siciliani a Petrarca (Comico, Forme poetiche, Lingua, Modelli biblici, Modelli latini, Modelli romanzi, Musica, Retorica). Ogni saggio espone le nozioni fondamentali e discute le questioni metodologiche di fondo, indicando percorsi di lettura che si snodano attraverso gli autori principali. Si tratta certamente del quadro più aggiornato della ricerca, sia sul versante storico-letterario sia su quello linguistico-filologico, sulle radici della nostra quasi millenaria poesia.

Nicolò Maldina

Ricercatore all’Università di Bologna dal 2020, in precedenza è stato Postdoctoral Fellow alla University of Leeds (2012-2015) e ha insegnato in qualità di Lecturer alla University of Edinburgh (2015-2020). Nell’autunno del 2017 è stato Visiting Professor all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Il suo principale campo di ricerca è costituito dalla letteratura italiana medievale e moderna (in primis Dante, Boccaccio e Ariosto) e dalla letteratura religiosa e didattica due-cinquecentesca. Si occupa inoltre di letteratura novecentesca (Giuseppe Raimondi). Membro del comitato scientifico e redazionale di numerose riviste, ha partecipato a progetti di ricerca (AHRC, ERC) e ha ricevuto finanziamenti da istituti di ricerca internazionali (RSE). Fa parte del gruppo nazionale “Dante&Noi” all’interno dell’ADI ed è membro del Centro Studi Matteo Maria Boiardo di Scandiano e del Centre for Medieval and Renaissance Studies della University of Edinburgh. Presso il DBC coordina il gruppo di ricerca in Studi danteschi.

Lorenzo Geri

È professore associato di Letteratura italiana presso la Sapienza Università di Roma ed è condirettore del Centro di ricerca scientifica «Laboratorio Erasmo».

Si è occupato di diversi aspetti dell’opera di Francesco Petrarca, dell’evoluzione della poesia lirica in Italia dalle Origini al Cinquecento e dei generi della letteratura barocca (le epistole eroiche, la favola pastorale e il poema epico). Un altro versante della sua ricerca è dedicato alla fortuna di Luciano nel Quattrocento e ai rapporti tra l’Umanesimo italiano e l’Umanesimo del Nord Europa, con una particolare attenzione al ruolo di Erasmo da Rotterdam.

Marco Grimaldi

È ricercatore di Filologia della letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza – Università di Roma. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso la Scuola di dottorato europea in Filologia romanza dell’Università di Siena; è stato borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli e ha lavorato all’Université Paul-Valéry – Montpellier III e all’Università degli Studi di Trento. Dirige l’unità di ricerca romana del progetto FIRB L’Italia dei trovatori: repertorio informatizzato delle poesie trobadoriche relative alla storia d’Italia. È socio del Centro Pio Rajna, della Società Italiana di Filologia Romanza, dell’Association Internationale d’Etudes Occitanes e dell’Associazione degli Italianisti; è membro del Comitato scientifico della «Rivista di Studi Danteschi» e collabora con la BEdT – Bibliografia Elettronica dei Trovatori. Si occupa prevalentemente di letteratura italiana e occitana medievale e sta curando l’edizione delle Rime nell’àmbito della «Nuova edizione commentata delle Opere di Dante Alighieri» (NECOD).

Paolo Borsa

È professore ordinario di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Italiano dell’Università di Friburgo. Dopo il dottorato (2004), è stato ricercatore e docente presso l’Università degli Studi di Milano (2010-2019); ha inoltre insegnato al Politecnico (2005-2015) e al Master in Editoria (2013-2019) a Milano. Nel 2018 è stato Visiting Professor presso l’Università di Zurigo. Collabora con l’Anglo-Danish Center for Medieval Literature di York e Odense e co-dirige la rivista Interfaces: A Journal of Medieval European Literatures. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la letteratura italiana dei primi secoli e Dante, così come il periodo tra il XVIII ° e XIX ° secolo. Lui gestisce ilprogetto “Ugo Foscolo, Epistolario 1825-1827” finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero della Scienza.

Ingresso libero

Fino ad esaurimento posti nel rispetto delle prescrizioni sanitarie

Per info 0544.482227 – crc@comune.ra.it

Prossimo appuntamento: martedì 7 dicembre 2021 alle 18 in Sala Dantesca della Biblioteca Classense, via Baccarini 3: Pino Agnetti, Sabrina Schianchi e Claudio Rinaldi presenteranno il preziosissimo volume “Il Dante di Bodoni” edito dalla Gazzetta di Parma.

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