Via al bando per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie nel Lazio
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Si tratta del bando pubblicato sul BURL del 19 aprile e finanziato con 750mila euro di fondi regionali destinati alla concessione di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
FINALITA’: favorire il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni confiscati alle mafie in attuazione di politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato.
INTERVENTI AMMISSIBILI, gli interventi ammissibili dovranno riguardare: opere di manutenzione ordinaria/straordinaria; restauro e risanamento/ristrutturazione edilizia, ivi compresi il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio.
Tutti gli interventi dovranno essere finalizzati a garantire il riutilizzo e la funzione sociale dei beni confiscati alla criminalità ed essere funzionali alle attività/servizi da svolgere al loro interno.
BENEFICIARI: enti locali che, anche in forma associata, possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione a titolo gratuito a: comunità, anche giovanili; enti e associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali; associazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266; cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381; comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza; associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modifiche; operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti.
MASSIMALE: ciascun ente potrà presentare, a pena di esclusione, un solo progetto/istanza che potrà essere finanziato per un importo non superiore ai 70mila euro.
DOMANDA: scadenza 5 giugno 2017.

RIUTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

Favorire il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni confiscati alle mafie in attuazione di politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato. E’ questa la finalità del bando pubblicato sul BURL del 19 aprile e finanziato con 750mila euro di fondi regionali destinati alla concessione di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata

DESTINATARI

Destinatari dell’avviso sono gli enti locali che, anche in forma associata, possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione a titolo gratuito a:

  •     comunità, anche giovanili
  •     enti e associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali
  •     associazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266
  •     cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381
  •     comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza
  •     associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modifiche
  •     operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti

MASSIMALE

Ciascun ente potrà presentare, a pena di esclusione, un solo progetto/istanza che potrà essere finanziato per un importo non superiore ai 70mila euro.

EROGAZIONE FINANZIAMENTI

L’EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI AVVERRÀ SECONDO LE SEGUENTI MODALITÀ:

  •     il 20 % a seguito della comunicazione di concessione del finanziamento e formale accettazione da parte del beneficiario;
  •     il 30 % a seguito della presentazione del verbale di consegna dei lavori e del contratto di appalto;
  •     il 30% alla presentazione della dichiarazione del direttore dei lavori attestante il raggiungimento del 50% dello stato di avanzamento dei lavori stessi;
  •     il 20% a saldo, o per il minor importo necessario, a seguito dell’inoltro dell’atto di definizione e approvazione della spesa complessiva effettivamente occorsa per la realizzazione dell’opera, ivi compresa della relazione conclusiva analitica del progetto realizzato, il certificato, a firma del responsabile del progetto o del procedimento, che attesti la regolare esecuzione del progetto finanziato, il rendiconto di tutte le spese sostenute, debitamente documentate e quietanzate;

INTERVENTI AMMISSIBILI

Gli interventi ammissibili dovranno riguardare:

  •     opere di manutenzione ordinaria/straordinaria,
  •     restauro e risanamento/ristrutturazione edilizia, ivi compresi il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio.

TUTTI GLI INTERVENTI DOVRANNO ESSERE FINALIZZATI A GARANTIRE IL RIUTILIZZO E LA FUNZIONE SOCIALE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ED ESSERE FUNZIONALI ALLE ATTIVITÀ/SERVIZI DA SVOLGERE AL LORO INTERNO.

DOMANDA

L’istanza di finanziamento dovrà essere presentata entro le ore 14:00 del 5 giugno 2017

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