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Aiutata anche dai rialzi dell’azionario asiatico, la Borsa di Milano, che ha chiuso in progresso dell’1,1% il mese di novembre, così come le altre piazze europee scalda i motori in vista di una probabile accelerazione spinta dalle nuove misure di stimolo monetario della Bce. La barra delle aspettative è molto alta, tuttavia, e gli investitori corrono il pericolo di rimanere bruciati.

L’attenzione è sempre rivolta anche alla crisi dei mercati emergenti e ai nuovi sviluppi in ambito geopolitico. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di no a un incontro con il suo omologo turco Raccip Erdogan a Parigi, dove da ieri è in corso la conferenza sul clima COP21 dopo che un aereo da caccia russo è stato abbattuto dalla Turchia.

Secondo la custode del debito italiano, Maria Cannata, responsabile del Tesoro, il Quantitative Easing di Draghi porterà a 5 miliardi di euro di risparmiper il debito pubblico. Occhio al settore auto, dopo che sono uscite le immatricolazioni di auto in Francia, positive, e dopo le novità sullo scandalo Volkswagen.

Sul valutario euro sempre sotto l’area degli 1,06 dollari. Tra le materie prime il futures Wti sul petrolio Wti e Brent cercheranno invece di allungare la striscia positiva iniziata ieri. Le quotazioni rimangono comunque ancora molto basse. L’oro invece viene da un mese da dimenticare e proverà a cambiare marcia in dicembre.

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