Intendiamo proseguire sulla stessa strada anche per l’anno incorso. Deve però essere chiaro lo spirito che anima l’Organismo che ho l’onore di presiedere quando sanziona gli iscritti che non rispettano le regole: non c’è nessun accanimento verso una categoria che ha un ruolo fondamentale soprattutto in questa fase di timida ripresa economica. Piuttosto c’è l’intenzione di lavorare insieme con i soggetti vigilati affinché operino in modo corretto e trasparente in un mercato che si sta rapidamente evolvendo e di tutelare i professionisti onesti che sono il 99%.
Il piano di azione della Commissione Ue, che dovrebbe essere approvato la prossima estate, darà una spinta propulsiva alla realizzazione completa del mercato interno dei servizi finanziari: i temi in discussione, come si evince dal Libro Verde che viene approfondito in questo numero della newsletter, sono molti. La rimozione degli ostacoli che ancora impediscono ai consumatori di fruire delle offerte presenti in altri Paesi dell’Unione, sarà inevitabilmente graduale. Una volta completata, tuttavia, creerà immediatamente enormi opportunità per gli operatori.
Alla scadenza occorre arrivare preparati, avendo ben presente che la possibilità di operare al di fuori dei ristretti confini nazionali non significherà un allentamento delle regole o l’opportunità di approfittare di una clientela poco avveduta. Piuttosto l’aumento della concorrenza farà piazza pulita degli operatori meno professionali che non sapranno imprimere nel loro codice di condotta il valore dell’informazione corretta nei confronti dei fruitori dei servizi finanziari. Su questo l’attenzione della Commissione Ue è massima, perché occorre garantire la libertà di scelta consapevole da parte dei consumatori. Diversamente verrebbe meno la fiducia, senza quale non c’è mercato che funzioni e che offra reali chance di sviluppo. L’azione di vigilanza dell’OAM va vista all’interno di questa cornice: il nostro obiettivo è garantire la crescita di una categoria con livelli di professionalità elevata e attenzione massima nei confronti della clientela. Faremo la nostra parte aumentando il set di informazione necessaria agli iscritti per rispettare le regole. Utilizzeremo la moral suasion laddove i comportamenti non in linea vengano prontamente rimossi.
Ma non faremo sconti a chi scientemente viola le norme poste a baluardo dei consumatori. Così come non arretreremo di un solo metro nella lotta all’abusivismo: è una battaglia che va condotta insieme a tutti gli operatori regolari perché in palio non c’è solo la tutela dei clienti, ma la reputazione di un intero mercato. Proprio per tagliare l’erba sotto i piedi di chi opera fuori dalla legalità ho proposto che il legislatore italiano inserisca l’obbligo di menzionare il professionista attraverso il quale il consumatore ha scelto il mutuo ipotecario nell’atto notarile. Si tratta di un meccanismo di facile attuazione che automaticamente escluderebbe dal mercato gli abusivi. Tale innovazione potrebbe peraltro rappresentare una best practice da implementare a livello europeo.
In questa fase economica, che vede i primi segnali di ripresa, l’attività degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi è cruciale: la concessione di crediti alle famiglie e alle imprese può rafforzare la ripresa stessa. Ma deve trattarsi di credito ‘buono’, sostenibile, per evitare che il mercato continui a essere avvelenato da crediti incagliati capaci di innestare un circolo negativo di cui davvero non abbiamo bisogno. È fondamentale aiutare la clientela a scegliere il prodotto migliore, compatibile con le situazioni reddituali dei singoli. Per questo occorre professionalità e rispetto delle regole: che non sono inutili orpelli burocratici ma garanzia per l’intero mercato.