Il 2016 sarà l’anno del ribilanciamento
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Si è concluso nella cornice della VI edizione della Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro a Napoli, il convegno Le nuove frontiere dell’asset allocation – organizzato da Itinerari Previdenziali in collaborazione con Borsa Italiana – che ha visto la partecipazione di importanti operatori e gestori di settore, il fondo AP2 svedese che gestisce oltre 30 miliardi di asset e PenSam, altro grande fondo della Danimarca, del Viceministro dell’Economia Enrico Morando e del direttore generale della Covip Raffaele Capuano.

Dall’intervento di Morando sono emerse due novità: la prima che “Il governo sta studiando misure per agevolare fiscalmente gli investimenti effettuati dagli investitori istituzionali in asset reali a favore dello sviluppo del Paese attraverso una riduzione delle imposte sui rendimenti”. La seconda novità riguarda il decreto sul credito di imposta: “Ad oggi sono giunte 28 richieste per un totale di 38 milioni di euro sugli 80 disponibili”, specifica Morando.

Questo, prosegue il viceministro, per far fronte ai nuovi scenari economici internazionali caratterizzati da deflazione – il vero pericolo sottovalutato – e da tassi di interesse al minimo. Attualmente il grosso delle risorse sono veicolate negli investimenti monetari e obbligazionari quindi il 2016 può essere considerato l’anno del ribilanciamento.

Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali ha mostrato come il grosso degli investimenti dei fondi pensione negoziali e preesistenti, ma anche di molte casse di previdenza privatizzate, siano concentrati in asset monetari e obbligazionari con rendimenti molo bassi e prezzi molto alti. Considerando la situazione degli investimenti attuali e tenendo conto, come hanno espresso i gestori intervenuti, dei potenziali rendimenti di asset alternativi, il 2016 potrebbe essere considerato l’anno spartiacque di ribilanciamento dell’asset allocation di questi investitori.

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