Unicredit e Mediobanca. La reazione degli AD alla lettera Bce

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“Dalla Bce abbiamo avuto l’indicazione che il nostro capitale è sufficiente”. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit, commentando le lettere che sono state inviate dalla Bce alle banche poste sotto la vigilanza unica. Nelle lettere sono stati indicati i nuovi requisiti patrimoniali minimi fissati per ogni istituto di credito.

Riguardo alla soglia minima di Cet 1 (Common equity tier 1), indicata per UniCredit, Ghizzoni ha detto che “è sotto il nostro livello di capitale”, visto che il Cet 1 di UniCredit a fine settembre era pari al 10,8%.

“Siamo tranquilli”, ha concluso il CEO a margine della Financial conference di Ubs, a Milano a porte chiuse.

Idem per Mediobanca. “Noi siamo sempre tranquilli, anche in relazione alla lettera della Bce”, stando a quanto ha detto l’amministratore delegato Alberto Nagel, che ha risposto, riguardo ai requisiti patrimoniali fissati per Mediobanca che non può
“dare dettagli”.

Tornando a Unicredit, Ghizzoni ha precisato che riguardo ai “dossier Uccmb e Pioneer, va tutto avanti secondo le aspettative. Sono discorsi che vanno avanti, anche ieri ci sono stati inconti”.

Alla domanda su quando le due operazioni potrebbero essere chiuse, Ghizzoni ha risposto: “su Pioneer non ancora. Su Uccmb spero nel breve: siamo molto, molto più avanti. C’è un approccio positivo su entrambi i fronti”.

Infine, sull’ordine del giorno del cda, il primo del 2015 che è stato fissato per il 20 gennaio, Ghizzoni ha detto che si affronterà “il budget e non altro di particolare”.

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