Gli investitori istituzionali si aspettano che le azioni siano l’asset class con le performance migliori nel 2016
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Lo studio, condotto attraverso le interviste a 660 investitori istituzionali di tutto il mondo, ha anche evidenziato che gli investitori ritengono che l’incertezza politica nel mondo e la modifica dei tassi di interesse renderà i mercati volatili. Come conseguenza, gli istituzionali intendono aumentare la diversificazione e di aumentare il peso degli asset alternativi all’interno dei loro portafogli.

“Le politiche delle banche centrali, la volatilità di mercato e altri eventi esterni hanno una grande influenza sugli investitori istituzionali”, commenta John Hailer, Head of global distribution eChief Executive Officer di Natixis Global Asset Management per le Americhe e l’Asia. “Gli investitori sono alla ricerca di reddito e performance in questo scenario. Stiamo vedendo un aumento della domanda di strategie innovative che hanno come target specifiche esigenze attraverso portafogli più complessi e diversificati”.

“Lo studio sottolinea come gli investitori istituzionali a livello globale stiano non solo guardando con sempre maggiore interesse alle strategie non correlate e alternative, ma molti di essi prevedono di modificare nel 2016 il loro portafoglio verso queste asset class. Gli investimenti non tradizionali e tecniche di gestione alternative e non correlate possono, infatti, aiutare a diversificare le fonti di rendimento e a controllare meglio i rischi del portafoglio” fa eco Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management.

Vediamo nel dettaglio i risultati principali del sondaggio:

“Alte aspettative sulle azioni: gli investitori istituzionali si aspettano che le azioni performeranno meglio di ogni altra asset class nel prossimo anno, con l’azionario globale che sovraperformerà sia le azioni statunitensi, sia quelle dei mercati emergenti.

Utilizzo crescente di asset non correlati: il prossimo anno, la maggior parte degli investitori istituzionali manterrà o aumenterà le proprie posizioni sugli asset non correlati, tra cui il 50% aumenterà titoli di private equity e il 45% aumenterà le posizioni di private debt, mentre il 41% incrementerà l’allocazione verso hedge fund e il 34% aggiungerà asset reali come il real estate. La maggioranza (56%) ritiene che gli asset alternativi in portafoglio performeranno meglio nel 2016 di quanto fatto nel 2015.

Uso minore di obbligazioni: gli istituzionali a livello globale, in media, hanno il 28% dei loro portafogli allocato in reddito fisso. Il prossimo anno, il 42% degli investitori istituzionali crede di diminuire il peso del reddito fisso, la maggiore diminuzione tra tutte le asset class. Solo il 16% prevede di aumentare il peso verso il fixed income.

Le fonti principali di volatilità sui mercati: più della metà degli istituzionali (54%) prevede che le politiche globali saranno la causa principale della volatilità di mercato nel 2016. Secondo gli investitori intervistati i mercati saranno, inoltre, soggetti al rischio di ondate di volatilità in Cina (49%), alle differenti politiche monetarie internazionali (47%) e al cambiamento dei tassi di interesse (46%).

Performance incerte: gli investitori istituzionali affermano che la volatilità di mercato è il più grande rischio per la loro performance di investimento del prossimo anno, seguita da una crescita economica lenta e dai timori sulle politiche monetarie.”

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