La preoccupazione espressa dall’antitrust è che il nuovo colosso nascente limiterebbe la concorrenza nei settori delle sementi, dei pesticidi e dei tratti agronomici. Nascerebbe infatti la società integrata più grande del mondo di pesticidi e sementi, mettendo insieme due concorrenti già alla guida dei settori degli erbicidi non selettivi, sementi e tratti agronomici, oltre all’agricoltura digitale. Inoltre l’operazione avverrebbe in un contesto industriale dove sono già molte le concentrazioni globali, dopo le fusioni tra Dow e Dupont e ChemChina e Syngenta.
La Commissione Ue ha ora tempo sino all’8 gennaio 2018 per prendere una decisione finale sulla fusione. Gli impegni presentati da Bayer e Monsanto lo scorso 31 luglio a Bruxelles per rispondere alle sue preoccupazioni preliminari sono infatti stati ritenuti insufficienti. Uno stop che ferma per il momento un’operazione da 66 miliardi.