I palazzi si illuminano di blu e si richiama alla necessità dell’inclusione per favorire il diritto alla normalità anche ai soggetti affetti da tale patologia.
Il Molise, purtroppo anche in questo risulta ancora oggi l’unica regione a non avere un ospedale, con Unità Operativa Complessa e un centro di riferimento regionale per l’autismo.
La regione Molise è ancora al palo sull’argomento, in quanto invece di recepire con delibera di giunta quanto disposto dall’ esistente Legge nazionale sull’autismo, inspiegabilmente, ha approvato una propria legge regionale, che puntualmente è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, essendo la regione commissariata sulla sanità, quindi esautorata dalla programmazione sanitaria.
Ancora oggi Il disagio di tante famiglie molisane è grande non avendo la possibilità di utilizzare una struttura regionale capace di diagnosticare sintomi relativi allo spettro autistico, quindi costretti a rivolgersi a strutture di altre regioni affrontando i famigerati viaggi della speranza.
Solo nel nostro Molise è impossibile garantire la presa in carico degli utenti bisognosi, inoltre, da quanto è dato sapere, mancano anche strutture ambulatoriali territoriali, capaci di realizzare programmi terapeutici personalizzati indispensabili per consentire una vita migliore possibile, soprattutto per i bambini affetti da patologia di comportamento.
Oggi è possibile eseguire terapie di recupero presso qualche struttura privata in convenzione, e che in più occasioni denuncia le difficoltà a pagare le spettanze economiche ai dipendenti e collaboratori professionali, ciò a causa dei ritardi dei trasferimenti dei fondi da parte dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise.
L’auspicio è che la regione e i nuovi Commissari alla sanità: Angelo Giustini e Ida Grasso, prestino la necessaria e non più procrastinabile attenzione anche a questa annosa problematica.