A Lecco la dimora dove il re d’Italia veniva in incognito

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villa lattuadaIn provincia di Lecco, Casatenovo è un comune che vanta la presenza di diverse chiese e ville. Tra queste ultime Villa Lattuada, che sorge in località Quattro Valli, nel cuore della Brianza. Capolavoro dell’eclettismo lombardo, venne edificata tra il 1883 e il 1885 per volere della famiglia Lattuada di creare un luogo romantico per accogliere ospiti ed invitati nei loro numerosi ricevimenti. Un ospite che vi soggiornava spesso era il re d’Italia Umberto I di Savoia, che veniva qui in incognito. Varcato il cancello il visitatore ha subito la percezione di trovarsi in un luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato. La struttura deriva dalle rovine di un preesistente convento di Domenicani di San Giacomo, risalente ai primi del Cinquecento. Il compito di realizzare la dimora venne affidato ad Antonio Tagliaferri, un celebre architetto bresciano nonché pittore ed acuqarellista.

Si mostra con l’elegante sagoma delle facciate, le guarnizioni di marmo bianco e le due torri panoramiche merlate, le cuspidi, i fastigi puntuti, i tetti fortemente inclinati. L’insieme richiama memorie di castelli tedeschi e di cattedrali gotiche. Sono i tratti caratteristici del Tagliaferri È il segno distintivo del grande architetto, che qui esprime al meglio il suo gusto ricostruttivo del maniero con l’inserimento di elementi Tudor. Si tratta di un’architettura grandiosa e nuova per la Brianza, del tutto autonoma rispetto alla tradizione della villa signorile, ma perfettamente integrata nel suo romantico spazio paesaggistico. Villa Lattuada, nonostante sia adattata al nuovo gusto dell’epoca, si presenta comunque come opera nuova.

Oggi è un luogo dove è possibile trascorrere momenti indimenticabili, grazie al parco romantico e l’aspetto signorile della dimora privata, che rendono la villa un luogo unico, dove celebrare eventi memorabili. Il secolare e vastissimo parco invita a passeggiate, a colazioni eleganti, a feste da organizzare en plein air o in padiglioni illuminati da candele. Le sale interne si esprimono con  lo stesso linguaggio sereno e luminoso dei suoi prati e sono ricche di decorazioni che richiamano i fiori delle bordure e le foglie dei faggi, il tutto immerso in colori tenui pastelli. Da una veranda di ricevimento e attraverso una grande hall centrale si accede ai luminosi saloni di rappresentanza del piano terra, che si svela tra preziosi parquet, pareti decorate a stucchi, sovrapporte intagliate, vetrate e boiserie. Lo scalone impreziosito da una rara balaustra in legno decorata con motivi Liberty floreali accompagna al primo piano, mentre il piano interrato è derivato all’antica cantina della Villa grazie alla ristrutturazione di tre grandi locali con soffitto a volta, collegati tra loro da un corridoio centrale.

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