Dichiarazioni Isa: in tre mesi rilasciate sette edizioni diverse dall’Agenzia delle entrate

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prestazione occasionale”Sono sempre maggiori e più evidenti le difficoltà e le criticità inerenti l’introduzione degli Isa. In soli tre mesi sono state rilasciate ben sette edizioni diverse”. Per l’Associazione artigiani è sempre più caos con i cosiddetti Isa, gli Indici sintetici di affidabilità, indicatori che, misurando attraverso un metodo statistico-economico dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta, dovrebbero fornire una sintesi di valori tramite la quale dovrebbe essere possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contributi.

 

Questo è quanto riporta il sito dell’Agenzia delle entrate, spiegando che il tutto dovrebbe servire per incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili e sul sito ufficiale dell’ente (QUI LINK) ovviamente non sono usati i verbi al condizionale. Lo inseriamo noi visto l’allarme lanciato dalle categorie: in primis l’Associazione artigiani ma della stessa opinione sono anche Confcommercio, Confesercenti e gli Ordini dei Dottori Commercialisti di Trento e Rovereto.

 

”In soli tre mesi, visto che la prima versione del software di calcolo la n° 1.01 è del 11 giugno, sono state rilasciate ben sette edizioni diverse – spiegano . A questo aggiungiamo la difficile modalità di reperimento dei dati precompilati che sono stati acquisiti a carico del contribuente/intermediario sul sito dell’Agenzia e che ad oggi per tre categorie di Isa vanno nuovamente riscaricati e caricati nei software di calcolo. In futuro – aggiungono – sarebbe opportuno che i dati precompilati fossero messi direttamente a disposizione delle software house senza gravare sui contribuenti/intermediari”.

 

E poi l’allarme: ”A tutt’oggi gli operatori e i professionisti non possono essere in grado di fornire al cliente certezze circa il risultato Isa nonostante ci si stia lavorando da giugno per via delle continue nuove versioni di calcolo che l’Agenzia sta diffondendo. Tutto ciò rende incerto il risultato consegnato e pertanto si espone il contribuente a dichiarazioni di dati non definitivi con possibili ricadute sulle agevolazioni spettanti. Ma non solo. Per alcuni Isa constatiamo inoltre esiti fortemente in contrasto con le risultanze degli studi di settore (da congruo e coerente a voto insufficiente con Isa) consapevoli pertanto che sarà necessario affinare lo strumento tramite un serrato confronto tra l’Agenzia e le Associazioni di categoria. È assolutamente auspicabile una riduzione di imposta per le imprese virtuose, attualmente è troppo scarso l’appeal per il regime premiale concesso”.

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