Pianoforte holding aumenta la sua liquidità grazie a Intesa Sanpaolo e Sace
Il gruppo Pianoforte holding a cui fanno capo marchi come Yamamay e Carpisa ha ottenuto un finanziamento di 55 milioni da Intesa Sanpaolo.
Sace: Aspettando lo sbarco in Piazza Affari va sul mercato a caccia di mezzo miliardo

Ancora nessun commento

Il gruppo Pianoforte holding a cui fanno capo marchi come Yamamay e Carpisa ha ottenuto un finanziamento di 55 milioni da Intesa Sanpaolo. La somma è stata garantita da Sace tramite Garanzia Italia, lo strumento del decreto liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.

Come previsto dal decreto, il prestito è finalizzato a garantire gli investimenti realizzati dall’azienda e a fornire il supporto necessario al business della holding, a cui fa capo un network di oltre 1200 negozi in Italia e all’estero.

L’istituto bancario, capofila di un pool di banche composto da UniCreditBanco BpmMonte dei paschi di SienaBnl Bper Banca, si è schierato in prima fila non solo per sostenere le realtà fashion in difficoltà, ma anche per promuovere la circolarità nella filiera. Infatti Salvatore Ferragamo ha firmato un accordo con Intensa Sanpaolo per un massimo di 250 milioni di euro, legato appunto ai suoi obiettivi green, con un prestito articolato in una linea di credito term loan con scadenza al 2025 e in una revolving con scadenza al 2024, ciascuna per un importo di 125 milioni. Così come Moncler. Nel suo caso la linea di credito ha un importo massimo di 400 milioni ed è legata agli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale.

O ancora Fashion box, gruppo che opera con il marchio Replay, ha definito con un pool di banche costituito da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Banca Mps un finanziamento di 40 milioni di euro sempre nell’ambito del programma Garanzia Italia di Sace. Stessa cosa per Rinascente, il department store italiano ha firmato un finanziamento da 85 milioni di euro della durata di 4 anni. A seguito del protocollo di collaborazione siglato con Sace per sostenere la liquidità delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19, il prestito è stato deliberato da UniCredit in qualità di banca agente con un pool di istituti finanziari (Bper, Carige, Ubi e Cdp) e con Garanzia Italia di Sace.  Il finanziamento si va ad aggiungere ai 35 milioni di euro accordati a Rinascente da Intesa Sanpaolo sempre nelll’ambito del programma Garanzia Italia di Sace previsto dal decreto Liquidità.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »

L’ impresa individuale segnala un declino quasi ventennale

Il primo maggio nasce per ricordare le battaglie dell’Ottocento per la giornata lavorativa di otto ore, le rivendicazioni sindacali che ancora oggi caratterizzano questa giornata la associano soprattutto ai lavoratori dipendenti, ma in realtà è la festa di tutti i lavoratori, anche quelli autonomi.

Leggi »