L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo e Isybank
I clienti migrati da Intesa Sanpaolo a Isybank saranno milioni.
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I clienti migrati da Intesa Sanpaolo a Isybank saranno milioni.

Prima ancora dell’operazione in sé, a destare l’attenzione dell’Agcm è la modalità con cui questa è stata presentata ai clienti.

L’intervento dell’Antitrust nella questione Intesa Sanpaolo e Isybank

Lo scorso 19 luglio Intesa Sanpaolo ha inviato ai propri clienti la comunicazionerelativa al passaggio verso Isybank segnalando anche che ognuno di questi avesse tempo fino al 12 settembre per opporsi alla migrazione.

Immediatamente Federcosumatori ha sostenuto che le modalità scelte per avvertire i clienti fosse perfettibile. I correntisti che hanno scelto di ricevere esclusivamente comunicazioni elettroniche che non hanno effettuato accessi ai rispettivi home banking non hanno potuto prendere nota del cambiamento entro i termini imposti da Intesa.

Secondo Federconsumatori Intesa Sanpaolo avrebbe dovuto chiedere ai propri clienti di esprimere la volontà di passare a Isybank.

L’Antitrust, ribadendo che un tema tanto importante meritava una comunicazione meno ambigua e diffusa in modo diverso, punta il dito anche contro il periodo concesso ai correntisti per esprimere il loro disaccordo alla migrazione forzata. Non da ultimo, anche la facoltà di opporsi alla migrazione non sarebbe stata indicata in modo chiaro.

Nel dettaglio, l’Agcm sostiene che Intesa Sanpaolo ha inviato la comunicazione ai clienti che ha ritenuto essere prevalentemente digitali, ossia colore che “hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale”, concedendo ai clienti soltanto la facoltà di dichiararsi “non prevalentemente digitali”.

Le rimostranze dei clienti e le conseguenze

I correntisti – spiega la nota dell’Antitrust – hanno lamentato che la comunicazione arrivata dal gruppo Intesa “senza alcuna particolare evidenza” non ha concesso di avere “piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore”e anche di esserne venuti a conoscenza “soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio”.

Passaggio che, sostiene l’Antitrust, “comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio”: Isybank non ha sportelli fisici e non rende disponibili tutti i servizi offerti da Intesa Sanpaolo e ciò, conclude la nota dell’Agcm “comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto”.

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