Usura, esce dal carcere e viene subito arrestato

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Si godeva la prima cena da libero dopo la scarcerazione, ma la Finanza è piombata al ristorante e ha fatto scattare le manette. Ancora guai per il 53enne Francesco D’Agostino, già implicato in recenti vicende giudiziarie a San Marino, in Romagna e a Gabicce. E’ stato arrestato a Gabicce dalla Guardia di finanza di Rimini, insieme ad un complice calabrese ex promotore finanziario. I due sono ritenuti responsabili in concorso per usura, estorsione, abusiva attività finanziaria e intestazione fittizia di beni. La vittima dell’usura è un imprenditore riminese che alcuni anni fa ha deciso di rilevare la società di gestione di un hotel, una sala Bingo e i muri del night club La Perla di Riccione. Obiettivo al quale puntava lo stesso D’Agostino. Qui entra in gioco il calabrese, amico di entrambi i contendenti. Che fa da tramite ad un prestito 1,4 milioni di euro, soldi che secondo gli inquirenti erano frutto di attività illecite di D’Agostino. Quando l’imprenditore ha iniziato a restituire il denaro (con assegni) è scattata la richiesta degli interessi a tassi da usura, fino all’80%. Quando si è visto alle strette l’imprenditore ha denunciato tutto. D’Agostino è rimasto in libertà per poco più di un giorno. Era uscito dal carcere domenica, dove era rinchiuso in seguito all’operazione Mirror dei carabinieri, ma era decorso il termine della custodia cautelare. Lunedì sera è stato raggiunto mentre cenava in un ristorante di Gabicce. Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato quote societarie, due unità immobiliari (uno a Rimini e uno a Riccione) e due auto di grossa cilindrata (tra cui una limousine) riconducibili a D’Agostino. Sotto sequestro anche il night La Perla.

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