Frena il calo del credito e salgono le sofferenze

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Il tasso di crescita delle sofferenze delle banche italiane segna un nuovo record: +22,8% in un anno. Ma arrivano segnali di stabilizzazione della caduta dei prestiti a famiglie e imprese, -3,5% a settembre, come nel mese precedente dopo sei mesi consecutivi di accelerazione negativa, mentre si attenua il peggioramento del settore immobiliare. È quel che emerge dai dati pubblicati dalla Banca d’Italia.
Secondo il supplemento al Bollettino «Moneta e banche» il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze bancarie a settembre è salito rispetto al 22,3% di agosto, a livelli mai registrato dal 1998 inizio delle serie statistiche. Il dato arriva a poche settimane dall’avvio della prima fase dell’asset quality review con cui la Bce punta a fare trasparenza sui bilanci degli istituti europei prima di assumerne la vigilanza per chiedere, preventivamente, un rafforzamento del capitale ove necessario.
La raccolta rallenta, con depositi +3,7%, sui minimi di 13 mesi, dopo il +6,6%. Si stabilizza, sempre a settembre, la caduta dei prestiti bancari, con -3,5%. Prestiti alle famiglie -1,1% (-1,2 ad agosto); a società non finanziarie -4,2% (-4,6).
Nel terzo trimestre, sono proseguiti, ma attenuati, i segni di debolezza del mercato immobiliare. Alla minore diffusione di giudizi di diminuzione dei prezzi si è associato un rialzo dei nuovi incarichi a vendere. Anche la quota di agenzie che segnalano cali dei canoni di affitto è diminuita. In recupero infine le attese degli agenti sulle tendenze a breve termine. Secondo Bankitalia la quota di agenti immobiliari che ha segnalato una diminuzione congiunturale di prezzi di vendita è scesa al 68,2% rispetto al 76,8 del sondaggio di luglio, riportandosi ai livelli del primo trimestre 2012; contestualmente, l’incidenza dei giudizi di stabilità delle quotazioni sale al 31%, dal 23,1 della precedente rilevazione. I segnali di attenuazione della caduta dei prezzi provengono dal Nord e del Centro, a fronte di sostanziale stabilità a Sud e nelle Isole. La quota di agenti che ha venduto almeno un’abitazione si è ridotta al 59,8%, contro il 63,6 di luglio.
Il risultato, che risente della stagionalità accentuata nel trimestre estivo, è migliore del 55,7% riscontrato nello stesso trimestre 2012.

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