A rischio detrazioni le spese sanitarie
prestazione occasionale

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Il governo Renzi starebbe considerando l’eventualità di legare al reddito alcune detrazioni fiscali, incluse quelle considerate da sempre “intoccabili”, come quelle per le spese sanitarie. Il Sole 24 Ore ha anticipato uno dei documenti di lavoro legato al dossier delle tax expenditures che, stando a quanto risulta dal Def – Documento di economia e finanza -, dovranno contribuire a recuperare risorse per circa due miliardi e mezzo il prossimo anno.

In tale documento appaiono una cinquantina di voci da rivedere, tra cui sconti fiscali che dovrebbero sparire per essere inclusi nel reddito. Tra queste le detrazioni appunto sanitarie – che sono del 19% per tutti -, per le spese mediche in generale, e anche quelle legate ai contributi previdenziali per l’assistenza personale e familiare, cioè per i ‘badanti’.

La soluzione a cui l’esecutivo starebbe pensando verrebbe presa per evitare l’aumento generalizzato dell’Iva e delle accise, e anche un taglio lineare delle stesse detrazioni (in base a una clausola del governo Letta). Per questo il nuovo commissario alla spending review, Yoram Gutgeld, e il consigliere economico di Palazzo Chigi Roberto Perotti starebbero valutando l’opzione di legare alcune voci al reddito “per tagliare e in alcuni casi gli sconti oltre una certa soglia di ricchezza”, come riporta l’Ansa. Riduzione sconti anche per alcune spese su cui si è parlato già negli anni scorsi, da quelle per le spese funebri a quelle veterinarie.

L’Ansa stessa riporta che “nessuna decisione è stata presa”, in base a quanto assicurato da più parti, mentre Palazzo Chigi fa sapere che il dossier circolato “è solo una ipotesi di lavoro, peraltro mai discussa” e non “un piano del governo che, sulle voci della spending review, farà le sue scelte soltanto in sede di legge di Stabilità”.

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