ABI e Assoconfidi approvano il Protocollo sullo scambio di dati in formato eletttronico standard

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In data 18 dicembre ABI e Assoconfidi hanno firmato il Protocollo d’intesa sulle modalità di scambio dei flussi informativi tra banche e Confidi relativamente alle posizioni creditizie coperte da garanzia. Ecco qui il testo del protocollo e l’allegato con i tracciati record.

Il documento ricostruisce la lunga gestazione dell’accordo (quasi tre anni). La Banca d’Italia lo ha fortemente caldeggiato: fin dall’agosto 2011 (vedere relazione di Baldinelli alla convention Fedart, pag. 7) aveva sensibilizzato ABI ed Assoconfidi sulla opportunità di individuare una soluzione di omogeneizzazione dei flussi informativi banche-Confidi. L’ultima sollecitazione è venuta dalla comunicazione dell’8 maggio in merito alla segnalazione da parte dei confidi delle posizioni deteriorate. I confidi non erano pronti ad adeguarsi ai desiderata di Banca d’Italia, ma potendo riferire dell’avanzato stato dei lavori con ABI, Assoconfidi ha potuto presentare alla Banca d’Italia una richiesta di proroga dei termini stabiliti in quella comunicazione. La Vigilanza ha formalmente risposto stabilendo che i Confidi sono tenuti a procedere alla corretta segnalazione del proprio rischio (con i dati che hanno) già a partire dalle segnalazioni al 31 dicembre 2013. Si aspetta però che, dal 30 giugno 2014, la modalità di scambio informativo dei flussi tra banche e Confidi sia pienamente operativa a regime, e quindi si possa contare su dati completi e allineati tra intermediari segnalanti.

In questa stesura, il protocollo coinvolge i soli confidi vigilati. Il focus è posto sultracciato standard per l’invio dei flussi informativi dalle banche ai Confidi 107, al fine di consentire a questi ultimi di rispondere sia agli obblighi segnaletici, sia alle esigenze gestionali interne. Si auspicano future estensioni applicabili anche ai confidi 106.

Il tracciato record ha un contenuto informativo minimo, che ricalca le informazioni anagrafiche delle pratiche di finanziamento e i valori e le codifiche di Vigilanza. Si auspica che possa essere integrato con informazioni più ricche riguardo alle garanzie. Sarebbe bello che si approdasse a un tracciato più ricco idoneo ad alimentare la reportistica direzionale dei confidi, specialmente nelle reti che condividono rischi attraverso cogaranzie. Anche la rendicontazione agli enti pubblici potrebbe trarre tutti gli input da questo tracciato.
Le banche dovranno trasmettere i dati con cadenza mensile ed entro il 20° giorno del mese successivo a quello di riferimento.
Riguardo agli aspetti tecnici, il protocollo precisa che gli estrattori dati saranno predisposti dalle banche, con i dati estratti si “compilerà” digitalmente un formato (tassonomia) in linguaggio Xbrl (sviluppata da Xbrl Italia nei prossimi mesi). I Confidi si occuperanno della ricezione dei dati (anche delegando un service provider) e delle procedure di verifica e di gestione delle anomalie.

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