“Ad agosto 2013 l’ammontare dei prestitialla clientela erogati dalle bancheoperanti in Italia, 1.875 miliardi di euro è risultata nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.730 miliardi di euro”.
E’ quanto riporta l’Abi che spiega come: “a seguito della crisiin atto, la rischiosità dei prestiti è cresciuta, le sofferenzenette sono risultate a luglio 2013 pari a quasi 72 mld, le lorde 139,8 mld; il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è del 3,84% a luglio (3,75% a giugno 2013; 2,87% a luglio 2012). Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 7,2% a luglio 2013 (5,7% un anno prima), valore che raggiunge il 12,9% per i piccolioperatori economici (10,8% a luglio 2012), l’11,3% per le imprese (8,6% un anno prima) ed il 6% per le famiglie consumatrici (5,3% a luglio 2012)”.
“Ad agosto 2013 – prosegue la nota – i tassi di interesse sui prestiti si sono ulteriormente ridotti a livelli storicamente bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,78% (1 centesimo al di sotto del mese precedente e -7 punti base rispetto ad agosto 2012), anche il tasso suifinanziamenti in conto corrente e prestiti rotativi è sceso di un centesimo dal 5,48% di luglio al 5,47% di agosto 2013. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese ha registrato una flessione al 3,37% (dal 3,53% di luglio 2013), mentre il tasso medio sulle nuoveoperazioni per acquisto di abitazioni al 3,60% (dal 3,68% del mese precedente)”.
“La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese – sottolinea l’Abi – conferma ad agosto 2013 la variazione annua pari a -3,2%, lo stesso valore di luglio 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti). Ad agosto 2013 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato all’1,92% (1,94% a luglio 2013). Il tasso praticato sui depositi è passato dall’1,05% di luglio all’1,03% di agosto, quello sulle obbligazioni si è attestato al 3,41% (3,41% anche a luglio), quello sui PCT è risultato pari al 2,10% (2,18% a luglio). Diminuisce fortemente la raccolta, su base annua, tramite obbligazioni, cioè la raccolta a più lungo termine (ad agosto -9,8%, con una riduzione su base mensile in valore assoluto di circa -3 miliardi di euro), mentre l’andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) rimane positivo (+1% ad agosto 2013; +0,3% a luglio 2013). E’ ancora sostenuto l’incremento dei depositi (+6,5% contro +5,7% di luglio 2013)”.
“Lo spread – conclude la nota – fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane su livelli particolarmente bassi, ad agosto 2013 è risultato pari a 186 punti base (185 punti base a luglio 2013), prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti”.