Agribond è il nome della nuova obbligazione di Unicredit

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Il nuovo tranched cover per imprese agricole, al via da maggio con una prima tranche da 300 milioni di euro, è stato lanciato oggi con la firma del protocollo di intesa tra la stessa Unicredit e il ministero delle Politiche agricole che attiva il plafond da 6 miliardi di euro. Per il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il progetto «è in sè una best practice di collaborazione tra governo e settore bancario, ma anche per tutta l’economia italiana».
L’agroalimentare, ha sottolineato il ministro dopo la firma dell’intesa, è un settore a cui il governo sta guardando «con attenzione, a partire dall’abbattimento del carico fiscale e dell’Imu agricola inserito in legge di Stabilità». In questo scenario, l’accordo costituisce «parte di una strategia che guarda al futuro, per l’elevatissimo livello di tecnologia e per l’enfasi posta sulla formazione», ha aggiunto.

 Agribond, ha spiegato Gabriele Piccini, country manager Italy di Unicredit, è un finanziamento a sette anni con garanzia Ismea a copertura delle prime perdite, tasso molto agevolato e accesso ampliato alle imprese più piccole con rating meno performativo. «Il nostro progetto – ha chiarito poi Piccini – prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica». «Il tema del rapporto tra istituti di credito e settore agricolo è fondamentale», ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, e il protocollo di oggi «prevede un lavoro di accompagnamento da parte di un grande istituto di credito alle imprese del settore mobilitando risorse molto importanti».
Il protocollo d’intesa firmato oggi copre un arco temporale triennale dal 2016 al 2018 e prevede anche un programma di formazione, Agri business School, incentrato su tre pilastri: acquisizione di competenze di base, export management e innovazione. Inoltre è in partenza «da subito», la piattaforma digitale Value4Food cui partecipano Unicredit, Cisco e la startup Penelope. La piattaforma si colloca nell’ambito “agricoltura intelligente” del protocollo ed è funzionale al rafforzamento di diversi aspetti: sicurezza alimentare, digitalizzazione, efficientamento dei processi produttivi, trasparenza, lotta alla contraffazione e internazionalizzazione.
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1 commento

  • A P ha detto:

    In pratica vi danno dei soldi per produrre beni che vi verranno pagati sotto costo….che bella ideaaaa…San Martino campanaroooo….e UniKredit…ma lo sapete che in Bulgaria e negli altri paesi dell’ est ricevono dalla UE miliardi di euro per…farci concorrenza…Muoiano tutti gli agricoltori con l’ Euro…

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